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Attualità

A portare i saluti il sindaco di Genova Marco Bucci
8 minuti e 17 secondi di lettura
di Silvia Isola

GENOVA - Alla 63esima edizione, dopo l'apertura con la tradizionale cerimonia dell'alzabandiera, saluta i presenti il sindaco di Genova Marco Bucci che ha subito ringraziato Confindustria Nautica. "La città è in crescita e vogliamo esserlo come lo è la nautica da diporto. Entrambe sono in crescita e vogliono far vedere al pubblico internazionale di cosa sono capaci. Il salone prende il via su un'isola circondata dall'acqua e tra un anno avremo un'area ancora più bella, nel mentre il cantiere attorno a noi non si ferma. Bello che ci sia la stessa comunione di intenti tra la città e l'organizzazione di questa manifestazione. La nautica va a gonfie vele, la città va a gonfie vele, buon vento a tutti".

Quello del Salone Nautico è un vero e proprio appuntamento irrinunciabile sia per il mercato internazionale della nautica e per gli appassionati del mare. Sei giorni di nautica, design, tecnologia, innovazione e sostenibilità, oltre che una piattaforma globale di confronto istituzionale, tecnico e di mercato per tutto il settore. Oltre mille le imbarcazioni esposte da 2 a 40 metri, 1.043 i brand esposti (+4,5% rispetto all'anno precedente), 143 i posti barca in più a disposizione nei nuovi canali del Waterfront disegnato da Renzo Piano, 184 le novità in esposizione (+9,5%).

Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, fa eco alla positività che la città sta attraversando, che il primo cittadino ha voluto sottolineato. "I dati positivi sono frutto della tenacia e della determinazione degli operatori di questo settore. Nel 2020 il mondo chiudeva e questo Salone Nautico restava aperto, un'immagine di perseveranza come vuole il motto di una delle imbarcazioni più belle al mondo, l'italiana Amerigo Vespucci. L'economia del mare è quella che tiene insieme tutto il paese, anche il Mezzogiorno dato che il 45% delle imprese proviene da lì e un terzo degli operatori del settore proviene da lì".

Il ministro alla Difesa Guido Crosetto ha inviato un videomessaggio di saluto e ha ricordato l'importanza di un settore trainante per il paese. "La crescita ci fa riscoprire al tempo stesso la nostra identità, il mare fa parte della nostra storia, un paese di 8 mila km di costa, un mare che va protetto, un mare su cui passa la nostra immagine come la Amerigo Vespucci oggi in viaggio in giro per il mondo".

Sul palco in dialogo per questo evento di apertura il vicepremier e ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Matteo Salvini. "Un plauso agli espositori che non hanno mollato in questi anni difficili. Bisognerebbe prendere esempio dalla nautica prima di imporre agli imprenditori in Italia vincoli e sacrifici. Dieci anni fa qualcuno pensava di salvare le tasse dello Stato tassando le barche, noi chiedemmo di tassare le banche e non il successo, l'innovazione e la bellezza. La scelta di tassare la nautica è stata una delle peggiori, ma il settore nonostante questo va bene, va a gonfie vele, è un salone eccezionale. Nel pomeriggio avremo un incontro sulle autostrade, perché la Liguria ha un mare bellissimo, ma una volta a terra è lunga: ecco perché è importante accelerare sulla Gronda, sul Terzo Valico, sulle opere centrali di questa regione. Chi pensa che tassando la ricchezza si aiutino i poveri sbaglia, perché chi può delocalizza. È bello inaugurare questo Salone in mezzo ai cantieri, è il segno di una città che cresce, di una città capace di rialzarsi dopo una tragedia come quella di Ponte Morandi, sempre nel segno del ricordo. Complimenti a tutti i genovesi e ai liguri, un esempio di come quando si cade ci si rialzi".

Giuseppe Zafarana, presidente di Eni, è uno degli interlocutori scelti per questa apertura perché questa edizione sarà nel segno della sostenibilità. "Puntiamo a zero emissioni entro il 2050, ecco perché siamo presenti qui per testimoniare tutto il supporto che vogliamo dare al settore marittimo in vista di questa transizione. Vogliamo salvaguardare l'ambiente, la sicurezza energetica e la sostenibilità economica, la competitività del nostro sistema economico ed industriale. Qui è ancora più difficile intervenire in questo settore per ottenere il risultato finale, il nostro approccio è tecnologicamente neutro e diversificato: attraverso l'utilizzo integrato e sistemico delle fonti energetiche che devono essere messe a servizio". Un processo che coinvolgerà anche la città di Genova nel percorso di elettrificazione delle banchine e una rivoluzione green che sia sostenibile dal punto di vista economico.

E in dialogo con loro il padrone di casa, Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica e presidente dei Saloni Nautici. "Qui è stato fatto un lavoro da chi mi ha preceduto che mattone dopo mattone ha costruito quello che vedete oggi, con una grande squadra. Io definirei eroi gli imprenditori che fanno impresa in Italia, ancora nel nostro paese è radicata la cultura anti impresa e potrei raccontare come dagli anni '80 ad oggi abbiamo subito il pregiudizio ideologico. Nel 2022 superiamo i 7 miliardi di fatturato, siamo i leader nel mercato e oggi siamo i primi esportatori al mondo per il nostro settore, 88%. Al quinto posto abbiamo la Germania, al secondo la Francia".

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha spiegato che è in fase di lavorazione la riforma dei porti grazie ad un genovese, il mio viceministro Edoardo Rixi. "Mi sto occupando di portare avanti anche la legge dell'omicidio nautico, c'è la riforma delle banchine e dei porti turistici. Non è con le tasse che si aiuta lo sviluppo. Entro la fine dell'anno arriveremo ad una semplificazione per patenti nautiche e codice del mare, mentre la riforma dei porti entro il primo anno di questo governo la vedremo. Un buon marinaio nasce però dai 6 anni in su, ecco perché il rispetto civico delle regole deve partire dai banchi di scuola ha aggiunto Salvini -. C'è il ministro Musumeci, c'è il ministro Crosetto, c'è la Finanza, ognuno ha le sue competenze, la logistica in Italia è un puzzle tra porti, aeroporti, strade, ferrovie e ponti. Grazie anche agli uomini della Guardia Costiera che fanno di tutto per salvare le vite in mare".

Ribatte così il presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi a Matteo Salvini, chiedendo più semplificazioni. "Il problema non è l'ascolto, che non lo abbiamo mai avuto come oggi: ma ora servono azione e attenzione. Collaboriamo con il ministro Musumeci per il Cipom, il comitato per le politiche del mare. Non possiamo aspettare 3 anni per l'adeguamento del codice, siamo abituati a correre: pensate cosa potrebbe accadere se ci toglieste queste zavorre. Vi proponiamo conferenze di servizio. 14 valutazioni dei ministeri, di competenza ce ne saranno 3: bisogna semplificare".

Come ogni anno, prende la parola anche la Marina Militare Italiana che tiene ad aprire la rassegna. "All'inizio di questa estate è partita la Amerigo Vespucci che toccherà 5 continenti e 38 porti da qui al 2025, ambasciatrice del Made in Italy, ma anche sviluppatrice di importanti partnership di sostenibilità e divulgazione. Siamo tutti convinti che nel secolo della blue economy, servano costanti investimenti sullo sviluppo sostenibile. La Marina è la costola fondamentale per tutti gli operatori del mare e ha un occhio attento sulle risorse marine, proprio qualche giorno fa il ministro del mare Musumeci ha lanciato la proposta di un emendamento alla Costituzione per la tutela e la valorizzazione del mare e ci sembra un'ottima cosa".

Nicola Carlone, comandante generale delle Capitanerie di Porto, fa eco a quanto detto in precedenza, ricordando l'impegno della Guardia Costiera in mare: "37 mila procedure amministrative, 13 mila patenti rilasciate, sono 600 mila le unità da diporto. Lo sforzo operativo ci vede coinvolti 24 ore su 24 nell'operazione Mare sicuro e abbiamo avuto un comportamento sempre più responsabile, 1.700 persone soccorse e 455 interventi nel 2023, dati in calo rispetto agli anni scorsi".

Presente ovviamente anche il ministro alle Politiche del Mare Nello Musumeci che dopo aver espresso la sua gioia per essere presente a questo evento inaugurale spiega: "Oggi Genova diventa la capitale del mondo nella nautica, riaffermiamo una priorità, possiamo dire con orgoglio che l'Italia afferma il suo primato nel mondo in questo comparto. Fra le 8 filiere che compongono l'economia del mare, la nautica è quella che cresce di più. Siamo primi e non possiamo sederci sugli allori, dobbiamo capire come accorciare i tempi e dare soluzioni e lo faremo tutti assieme".

Ed è arrivato a Genova anche il ministro all'Agricoltura Francesco Lollobrigida che ha ribadito ancora una volta come l'Italia sia un paese del bello che deve essere sempre più "sistema, per portare questa nave il più lontano possibile, bisogna fare equipaggio".

A chiudere questa lunga mattinata il viceministro alle infrastrutture Edoardo Rixi e il governatore Giovanni Toti. Rixi ha chiarito che porti e navigazione verranno scorporate per andare avanti con le riforme necessarie. Spesso ci sono settori al Governo che non sanno che certe competenze siano vincolanti per andare avanti. Ci sono complicazioni che andrebbero eliminate. Una riflessione complessiva serve al Governo italiano, per la prima volta unito. Tre mesi per la pubblicazione di un decreto in Gazzetta per le imprese significa perdere una stagione".

A chiudere la mattinata il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti che sintetizza il significato di questa giornata così partecipata. "Non è stato facile arrivare fino a qui oggi: ci troviamo in un quartiere firmato da Renzo Piano dove abbiamo abbattuto il muro dell'ipocrisia che vedeva il Salone Nautico come un solo appannaggio per i ricchi, non è stato un lavoro facile e il modello Genova del Ponte Morandi ha fatto scuola anche qui. Genova è capitale della nautica, dalle marine al refitting. Insieme pubblico e privato hanno ottenuto la fiducia e si sta rilanciando il quartiere fieristico da una parte, dall'altra questo settore così centrale per il paese. Si è costruito quel clima di fiducia oggi che fa andare bene le cose come accade qui. Credo che si debba continuare a lavorare così, stringendo i bulloni di fiducia tra pubblico e privato che devono sostenersi a vicenda. Credo che l'allineamento tra Governo, istituzioni del territorio e filiera sia importante: abbiamo bisogno che l'opinione pubblica sia a fianco di chi vuole cambiare questo paese e non di chi vuole fermare il cambiamento".

 

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