GENOVA - "Il lieve aumento dell’occupazione in Liguria, che si riduce a un magro +0,4% nel caso del lavoro femminile, va accolto con moderato ottimismo. Se i segnali di ripresa del mondo del lavoro devono trovare sempre un’accoglienza positiva da parte del mondo sindacale, è altrettanto vero che, non registrando significativi passi in avanti nel campo del contrasto al precariato, restano forti le preoccupazioni sul fronte della stabilità dei contratti e sull’insufficiente sicurezza economica che i rapporti di lavoro a tempo determinato garantiscono alle persone". È questo il commento del segretario generale di Cisl Liguria Luca Maestripieri sui dati Istat relativi al lavoro nella nostra regione.
Gli occupati sono aumentati di oltre 6 mila unità (da 628.292 a 634.298) rispetto allo stesso periodo del 2022. La crescita complessiva è quindi dell'1%: +1,4% per il lavoro maschile e +0,4% per quello femminile. Le persone senza lavoro invece sono diminuite dalle 40.417 unità del terzo trimestre 2022 alle 37.988 unità dello stesso periodo dell'anno in corso.
"Va poi ricordato, anche alla luce del tragico fatto di cronaca di ieri a Borghetto Santo Spirito (LEGGI QUI), che la qualità del lavoro è un valore superiore alla quantità - conclude Maestripieri -. Siamo certi che, per proseguire sulla non facile strada della lotta a disoccupazione e precariato, sia necessario investire più risorse su adeguati percorsi formativi, risanamento del tessuto industriale, maggiore coinvolgimento delle persone nella vita delle aziende".