LIGURIA - Cresce anche questa settimana il numero di classi in quarantena che ad oggi in tutta la regione sono 1.830. Genova e il territorio di Asl 3 ne conta 672, segue poi la provincia di Imperia con 572 classi in Dad, quella di Savona con 377 classi e quella della Spezia con 187 aule vuote. La situazione più rosea è nel Tigullio con comunque 69 classi a casa. Le più colpite sono le primarie (704 classi) e quelle dell'infanzia, dove le regole sono più stringenti e con un solo caso positivo, le attività sono sospese e i bambini sono in quarantena per 10 giorni (516). Seguono le scuole secondarie di primo grado, le 'medie', con 386 classi in didattica a distanza, mentre sono 218 quelle degli istituti superiori. 6 classi a casa per le scuole di formazione professionale.
Più di 1 milione di tamponi effettuati nel 2022, Toti: "Cambiamo le regole" - LA LETTERA
Famiglie, istituti scolastici e gli stessi ragazzi sono allo stremo, tra contatti di caso positivo, auto sorveglianza e Ffp2, tamponi da fare e chi più ne ha più ne metta. Anche per questo motivo, Regione Liguria è in prima fila per chiedere la sburocratizzazione della pandemia, che con l'ultimo decreto si è resa ancora più complicata da gestire. E l'ultima lettera inviata al Governo sembra aver ottenuto i primi risultati, dato che è attesa per la circolare del Ministero della salute e del Ministero dell'istruzione che da febbraio semplificherà le regole. Secondo il governatore Giovanni Toti "le scuole che devono tornare a funzionare nel modo più semplice possibile".
"I sintomatici stiano a casa e quelli che stanno bene vadano a scuola, soprattutto se vaccinati"
"Quello che chiediamo è un cambiamento a livello di decreto: si facciano i tamponi a chi è sintomatico e si faccia una distinzione chiara tra chi è vaccinato e chi non è vaccinato", commenta così la situazione l'assessore alla formazione di Regione Liguria Ilaria Cavo. "Il problema non è erogare gratuitamente i tamponi, ma la mole di comunicazioni tra gli istituti e la Asl per dare modo a tutti di accedere alla possibilità di effettuare il test antigienico".
"Noi come Regione abbiamo allargato la platea degli erogatori dei tamponi, dando un servizio in più alle famiglie, dalle farmacie ai laboratori privati. Ma il problema va risolto a monte"
Da febbraio le regole potrebbero finalmente cambiare: si attende intanto che per il ritorno a scuola basti il tampone negativo, cioè senza il certificato della Asl o del medico di famiglia. Verrà chiarito con quanti casi in classe scatti la Dad e forse per gli alunni che sono guariti dal Covid o sono vaccinati potrebbe essere possibile andare sempre a scuola in presenza.
Covid e scuole, sospeso temporaneamente il monitoraggio - IL MOTIVO
Già deciso in Liguria lo stop agli screening salivari, poiché la percentuale dei referti non idonei supera il 20%, e alla stessa constatazione è giunto anche il Ministero della salute.