GENOVA - Un nuovo servizio infocovid verrà attivato da Asl 3 a partire da domani, giovedì 27 gennaio, per venire incontro a genitori e scuole. La grossa mole di domande rendeva complessa la gestione delle quarantene da parte dell'azienda sanitaria, causando ritardi nell'emanazione dei provvedimenti che consentivano alle famiglie di far fare ai figli un tampone di controllo gratuito.
Per usufruire del servizio sarà sufficiente chiamare il solito numero infocovid (800811187) e premere il tasto 1. La possibilità data alle famiglie è quella di segnalare ritardi nell'emanazione del provvedimento, indicando la classe e la scuola frequentata dal bambino.
"Abbiamo un numero enorme di nuovi positivi, almeno un terzo nell'età 0-18 anni e la metà è in fascia 0-11, ossia la parte per cui le Asl devono emettere questi certificati", spiega Marta Caltabellotta, direttore sanitario di Asl 3, durante la trasmissione di Primocanale Tiziana & Cirone, che ieri sera ha affrontato il tema della scuola. "Il provvedimento di sorveglianza di quarantena è un atto sanitario - prosegue - che va fatto correttamente, considerando la data dell'ultima presenza dei positivi. La situazione molto spesso cambia nell'arco della giornata: sentiamo il referente e ci dice che c'è un positivo, poi ci richiama e dice che sono diventati due. Per questo è necessario creare un canale di comunicazione che snellisca la procedura".
Anche il provveditore agli studi di Genova e Savona Alessandro Clavarino sottolinea l'importanza di questo nuovo servizio: "Una situazione come questa credo imponga problemi di velocità ed omogeneità di intervento, anche di comprensione perché questo grande lavoro non sempre viene compreso o apprezzato dalle famiglie che ci chiedono di rimandare i ragazzi a scuola". In questo momento di difficoltà il sistema scolastico sta rispondendo presente: "C'è una scuola che va avanti, che funziona, che si mette giorno e notte a lavorare perché il sistema regga" spiega ancora Clavarino. "È una sfida nuova. L'anno scorso facevamo i conti con problemi diversi. Quest'anno da Natale in poi abbiamo queste regole che stanno impegnando in maniera forte le scuole.
"Siamo sfiniti, noi e i nostri collaboratori" afferma invece Luisa Giordani, Vice Presidente Associazione Presidi Genova. "Stiamo facendo un lavoro che mischia le competenze del dirigente scolastico, che è quello di portare ogni ragazzo e bambino al successo formativo utilizzando le risorse che ha a scuola e organizzandole, a quelle mediche. Ci troviamo a rispondere a domande e quesiti medici di persone che chiedono alla scuola, data l'emergenza. Abbiamo molta possibilità di sbagliare, chiediamo scusa. La scuola è ancora in piedi perché ogni singola istituzione scolastica sta combattendo nonostante si siano spese molte meno risorse rispetto a quelle richieste. Le classi sono ancora troppo numerose. L'infanzia, che l'anno scorso aveva dei numeri piccoli, perché eravamo con le bolle da 10-15 bambini, adesso si ritrova con classi da 25".
IL COMMENTO
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