GENOVA-È allarme in Liguria per la peste suina, si pone l'accento sulle barriere di Autostrade per l'Italia, tassello del puzzle per il contenimento del virus. A metà gennaio la richiesta del vicepresidente e assessore all'agricoltura Alessandro Piana per una verifica delle condizioni delle barriere dei tratti dell'A7 e dell'A26 che attraversano la zona infetta, delimitata dalle ordinanze ministeriali e regionali.
Da Autostrade, la promessa di un controllo approfondito e dell'approvazione di un piano di riqualificazione delle reti più vecchie nonostante "i cinghiali spesso riescano a romperle - si legge nella nota - e ad attraversare finendo in carreggiata". Recinzioni obsolete che potrebbero rendere inutili gli sforzi di contenimento dei cinghiali nel bel mezzo dell'epidemia suina, creando una vera e propria opportunità di 'evasione' dalla zona rossa per ungulati magari infetti. Una delle ultime carcasse ritrovate, infatti, è stata proprio segnalata dagli operatori di Aspi al casello di Genova Est.
Peste suina, buchi nelle reti in A7 e A26: rischio 'evasione' cinghiali-LA NOTIZIA
Che le autostrade liguri facessero 'acqua' da ogni parte lo sapevamo già, quindi non sorprende che le recinzioni siano un colabrodo: oggi l'udienza preliminare del processo per il crollo di Ponte Morandi (LEGGI QUI).
C'è chi la promessa di nuove reti l'aveva già sentita tre anni fa e rimane scettico. Orietta abita a Serra Riccò, nell'alta Val Polcevera, in una casa indipendente che confina con una fascia di terra che divide il suo giardino dalla carreggiata dell'A7 Serravalle-Genova, proprio vicino alla galleria Fondega. La recinzione che limita il suo terreno appartiene proprio alla società concessionaria, usata probabilmente per evitare che gli animali selvatici finiscano in strada, ed è ormai piena di buchi: trasferitasi con suo marito nell'abitazione nel 1989, le reti non sono mai state sostituite: "I cinghiali entrano nel giardino e distruggono tutto, smuovono la terra. Ho smesso di piantare fiori e persino curare l'orto, tanto non ha senso. Di solito lo fanno la notte, ogni mattina è tutto rotto."
Peste suina a Genova: altri quattro cinghiali positivi, uno a Staglieno-MONITORAGGIO
Dopo diverse richieste di sostituzione della rete agli uffici di Autostrade per l'Italia, nel 2018 sembrava quasi fatta: "Erano venuti degli addetti a prendere le misure delle recinzioni e quindi pensavo le avrebbero sostituite ma non sono mai più tornati. Ora io e mio marito passiamo il tempo a "tappezzare" come possiamo queste reti, ogni mattina devo uscire e controllare che gli animali non abbiano creato nuovi buchi perchè abbiamo paura che i nostri due cani possano uscire e finire investiti in autostrada."
Nel pomeriggio l'appuntamento con i vertici di Aspi per un altro problema legato alle recinzioni, ovvero la loro assenza sotto ai viadotti autostradali. Lo aveva già spiegato a Primocanale il sindaco di Campo Ligure, Giovanni Olivieri: "Quelli sono posti in cui i cinghiali riescono a passare e uscire dalla zona infetta. Servono delle nuovi reti, temporanee, per evitare la circolazione del virus." In programma una videocall tra i vertici di Autostrade e l'assessore Piana: "L'incontro online è proprio per predisporre nuove reti elettrosaldate da posizionare sotto i viadotti - spiega Piana -, per mettere in sicurezza quei tratti dove non persiste la recinzione. Sarebbe opportuno che a gestire questo fosse il Commissario Straordinario per la peste suina, attendiamo ancora l'ufficialità della nomina".