GENOVA-La peste suina, purtroppo, è sbarcata a Genova, più precisamente in Valbisagno: è risultato positivo un cinghiale trovato domenica scorsa nel raccordo del casello Genova Est, a Staglieno, dagli operai che lavoravano per conto di Autostrade.
Ma le brutte notizie non finiscono qui: oggi sono risultati positivi altri tre cinghiali rinvenuti morti nei giorni scorsi a Mignanego, Isola del Cantone e Rossiglione. Il totale dei cinghiali positivi in Liguria così da sette sale a undici.
Nel sottolineare che il virus non è pericoloso in nessun modo per uomini e animali domestici, è però vero anche la carcassa risultata positiva rinvenuta ai bordi della carreggiata autostradale di Staglieno a poca distanza dal parco urbano del Peralto rende meno facile restringere la zona rossa che oggi, oltre il basso Piemonte, comprende parte del Savonese e della provincia di Genova con un nucleo centrale concentrato in bassa Valle Scrivia e in Valle Stura.
Gli esperti ritengono che il cinghiale morto a Staglieno possa fare parte di un branco che gravita nel parco delle Mura e non della colonia di circa cento cinghiali che ormai vive stabilmente nel greto del Bisagno.
Intanto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti rassicura: "Stiamo tracciando una catena epidemiologica per capire le zone di espansione del virus, lo sta facendo l'istituto Zooprofilattico il cui direttore Angelo Ferrari verrà nominato con decreto ministeriale commissario per affrontare l'emergenza. Il tracciamento servirà anche per la gestione dei ristori stanziati dal Governo che ammontano a circa 50 milioni di euro. Ristori che andranno sia alle imprese costrette ad abbattere la popolazione di suini sia alle aziende legate al mondo dell'outdoor e alla fruizione dei boschi. Abbiamo bisogno di arginare un fenomeno che se si diffondesse ai grandi allevamenti di suini del Nord Italia rischierebbe di mettere a rischio un punto o due del Pil italiano, circa sei miliardi di euro solo per l'esportazione della carne suina dal nostro paese".
"Abbiamo già preso provvedimenti per arginare il problema sia con un'ordinanza firmata dai Ministri Speranza e Patuanelli sia con un'ordinanza di Regione Liguria - ha concluso il presidente Toti - per cercare di aiutare i liguri colpiti dal problema a vivere un momento complesso. Abbiamo isolato le zone boschive e alcuni comuni dove sono stati ritrovati i cinghiali affetti da peste suina e stiamo continuando a monitorare l'evolversi della situazione."
IL COMMENTO
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