GENOVA - Ripetere e ripassare insieme in vista dell'esame, trovarsi per fare i lavori di gruppo e, perché no, fare anche amicizia: da qui prende ispirazione il nuovo spazio inaugurato in via Balbi 130 dall'Università di Genova. Dalla fine della pandemia, i ragazzi sono tornati a frequentare in presenza i corsi e a studiare nelle tante biblioteche dei vari dipartimenti. Ma nelle sale lettura bisogna fare silenzio e non ci si può confrontare con il proprio compagno di banco: per questo motivo nasce Giubox all'interno della biblioteca di giurisprudenza, uno spazio aperto dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 19 dove gli studenti potranno ritrovarsi per confrontarsi, ma anche semplicemente per fare una pausa. Sarà un luogo aperto anche ai professori, dove potranno incontrare piccoli gruppi di studenti per seminari ed eventuali approfondimenti sulle lezioni svolte in aula.
Tutto questo in 70 mq di ampiezza, dove sono stati posizionati arredi diversi per soddisfare diverse esigenze: tavolini componibili per lavorare assieme, poltroncine, panche imbottite, pouf, cuscini e uno schermo a parete collegato ad un computer per presentazioni.
Sempre più ragazzi scelgono i bar per ritrovarsi in compagnia a studiare, ma questo luogo rappresenta la prima vera alternativa gratuita. "Questo spazio è aperto a chiunque ami libri e ami anche il lavoro e il confronto costruttivo, sarà uno spazio dinamico di crescita e di dialogo", commenta Nicoletta Dacrema, prorettore vicario. E l'idea è quella di replicare questo modello anche nelle altre biblioteche dell'ateneo. "Vogliamo che le nostre biblioteche siano sempre più aperte alla collettività e siano luoghi vivi, come già lo sono visto che gli studenti sono tornati a popolarle e chiedono sempre più spazi curati e adatti alle loro esigenze, di studio ma anche di scambio", aggiunge Marcella Rognoni, direttrice del servizio biblioteche.
L'inaugurazione, molto partecipata, ha visto l'intitolazione di questa nuova area alla memoria di Alberto Petrucciani, docente di biblioteconomia che iniziò la sua carriera come bibliotecario a Giurisprudenza negli anni ’80. La citazione, scelta per ricordarlo nella targa a lui dedicata, è di Jorge Louis Borges: "Io, che mi raffiguravo il Paradiso sotto la forma di una biblioteca".