Testimone di cultura da più di quattro secoli, la Biblioteca universitaria di Genova vanta un patrimonio di oltre 600.000 tra volumi, opuscoli e manoscritti. Nulla di strano dunque che la nuova sede di via Balbi nell'ex-hotel Colombia dove si è trasferita nel 2013 sia uno delle sedi più prestigiose di 'Genova Jeans', scelta per la sua eleganza e la sua magnificenza di inizio '900 che si sposa molto bene con i contenuti di un appuntamento che gli organizzatori vogliono raccontare in tutto il mondo.
“Sarà proprio quello che chiamiamo l'hub della manifestazione – racconta la curatrice Anna Orlando -. Qui si svolgeranno tutti gli incontri top e le conferenze di settore aperte alla città senza bisogno di prenotare, ovviamente fino ad esaurimento posti. Ospiterà anche un'esposizione di dieci brand, quelli che noi chiamiamo i 'brand heritage' e la gente più semplicemente 'le marche dei jeans'. Ma non è tutto: esposta nell'atrio c'è una raccolta di figurine di fine 800 con popolani genovesi vestiti in jeans che rappresenta uno tra i documenti più importanti che ci aiutano a testimoniare e a documentare come questo capo di abbigliamento fosse qui prima che in ogni altra parte del mondo”.
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Molto significativa è anche una raccolta di 'pigotte', le famose bambole di pezza uniche e irripetibili realizzate a mano dai volontari dell'Unicef che verranno messe in mostra e poi vendute per beneficenza: “Qui insomma – continua Orlando - abbiamo proprio il centro da cui si irradia tutto il grande programma di 'Genova Jeans' che vede coinvolte 40 location, oltre 100 appuntamenti per tutti i gusti oltre a manifestazioni artistiche, concerti, musica in strada, recital di poesia e spettacoli teatrali”.
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IL COMMENTO
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