Un ponte del 25 aprile con il 90 per cento delle camere di hotel prenotate a Genova e la speranza di arrivare al tutto esaurito, seguito però da quello del primo maggio con prenotazioni molto più basse che potrebbe nemmeno raggiungere il 50 per cento. La fotografia è di Laura Sailis, presidente Federalberghi Genova: "Sulle presenze siamo molto ottimisti, su questo weekend abbiamo un numero attestato di prenotazioni che si aggira intorno al 90 per cento, pensiamo di arrivare anche al 100 per cento con le ultime prenotazioni".
Ma le cose peggiorano quando si pensa al primo maggio, dove in verità c'è la possibilità di scegliere due ponti diversi, poiché la Festa del lavoro cade a metà settimana. Spiega la presidente degli albergatori: "L'altro aspetto particolare su cui stiamo riflettendo come categoria è l'anomalia che se sul 25 aprile abbiamo avuto riscontro positivo, rispetto al 1 maggio i dati sono ancora molto bassi. Attestiamo soprattutto un calo di prenotazioni molto forte da domenica 28 al primo maggio, calo che si aggira anche con presenze del 40-50 per cento, dunque molto basso. risalgono poi sul prossimo weekend del 4 maggio ma non ancora con numeri per noi positivi. Siamo sempre intorno al 50-60 per cento: è come se si fossero concentrate tutte le prenotazioni sul primo ponte e poi sul secondo ci sia come una attesa o un fermo delle prenotazioni".
Vi è poi, al di là del numero dei prenotati e dei turisti in arrivo, la questione delle vacanze mordi e fuggi che da sempre caratterizzano Genova. Su questo fronte però qualcosa si muove, conferma Sailis: "Cominciano ad aumentare i soggiorni minimi di pernottamento: un dato positivo, è uno dei punti su cui crediamo perché l'aspetto su cui lavorare è il soggiorno minimo che a Genova è sempre stato basso, 1,5 giorni, da città mordi de fuggi. Ma lavorare su cosa la città può offrire e cosa può esser Genova come punto di partenza per altre mete è un obiettivo importante. Avere soggiorni di 2-4 giorni per l'indotto significa lavorare meglio".
E' presto per fare i conti, ma le speranze che la stagione 2024 possa eguagliare quella del 2023 è alta. "Rispetto al 2023 questo primo mese che è maggio tentenna di più. Faremo però i conti dopo i ponti, cerchiamo di mantenere i numeri e speriamo anzi di superare il 2023. Ma bisogna lavorare parecchio sui punti di attrazione, sulla città e sulla promozione", conclude la presidente di Federalberghi.