GENOVA - "Maturità t'avessi presa prima" cantava Antonello Venditti, e lo sanno bene i quasi 10 mila liguri impegnati con la prima prova della maturità 2024. Cancelli aperti dalle 8, con la convocazione prima e la lettura delle prove dopo: in mezzo l'appello per gli studenti al quinto anno di scuola superiore. Questa mattina, a pochi minuti dall'apertura delle buste, è intervenuto su Primocanale Alessandro Cavanna, dirigente scolastico del liceo genovese Sandro Pertini, che ha raccontato l'atmosfera che si viveva nelle classi. "I ragazzi stanno esaminando le varie proposte e a primo impatto le reazioni mi sono sembrate positive, non abbiamo assistito a scene di panico o disperazione di fronte alle proposte - spiega Alessandro Cavanna -. In generale devo dire che le tracce sono sempre affrontabili e possono essere più o meno stimolanti e interessanti, le proposte infatti mi sembrano abbastanza articolate".
Sette gli input dai quali partire, divisi tra analisi del testo, testo argomentativo e tema d'attualità. Da Ungaretti con "Pellegrinaggio" per l'analisi della poesia a Pirandello con un brano tratto da "Quaderni" di Serafino Gubbio, passando per un testo tratto da "Storia d’Europa" di Galasso che invita i maturandi a riflettere sulla bomba atomica proprio a 120 anni dalla nascita dell'inventore Oppenhaimer. Per quanto riguarda il tema di attualità sono stati scelti un testo di Rita Levi Montalcini in 'Elogio dell'imperfezione' e un testo di Maurizio Camilito in 'Profili selfie e blog la forma del diario nell'epoca di internet un brano del 2014' scritto proprio quando il fenomeno social era appena esploso. I bookmaker delle Maturità scommettevano su una traccia relativa all'intelligenza artificiale, così non è stato nonostante ci sia stata la possibile di fare accenni e collegamenti con le altre proposte tematiche.
Classe 2005, quella dei maturandi di quest'anno, che proprio nel 2020, quando è scoppiata la pandemia, erano al primo o secondo anno di scuola superiore. "Si tratta di ragazzi che furono bloccati dal Covid, che frequentavano le lezioni online e in maniera non continuativa, hanno patito le difficoltà di quel periodo - ha sottolineato il preside del Pertini Alessandro Cavanna -. Oggi la situazione è abbastanza tranquilla, ma credo che sia anche nostro compito quello di aiutare a mediare tra la consapevolezza e il senso di responsabilizzazione. Non abbiamo preparato gli studenti da anni, ma chiaro è che molto dipende anche dal loro vissuto personale". Qual è quindi l'obiettivo di un percorso che si chiude, in attesa che se ne apra un altro? Bisogna valorizzare le esperienze e farle diventare esperienze importanti, il voto (per la precisione il punteggio), è la conseguenza di una serie di fattori e non tutti sono sotto il nostro completo controllo. È importante l'esperienza che è stata portata avanti, quello che hanno fatto, ma è più importante il processo in sé".