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Attualità

A causa del post della nonna paterna siamo scappate ed ora siamo in zona protetta
1 minuto e 7 secondi di lettura
di Alessandra Boero

 

Nessie Guerra, la giovane madre sanremese, bloccata in Egitto con la figlia e accusata di adulterio (LEGGI QUI), ha inviato alla nostra redazione un secondo video in cui chiede aiuta e racconta gli ultimi avvenimenti.

"Lo scorso 3 luglio - racconta - mi hanno convocato in Procura per farmi alcune domande legata all'accusa di adulterio. Sono andata insieme all'assistente del mio avvocato e traduttore per spiegare l'intera vicenda a partire dalle foto private che il padre della mia bimba ha usato contro di me per mettermi in cattiva luce. Improvvisamente  sentiamo urlare e riconosco la voce del mio ex compagno che grida 'Dovete arrestarla qua dentro'. Seguono momenti di alta tensione sino all'arrivo di una guardia che ci scorta all'esterno.

Passa una settimana e su Facebook compare un post della nonna paterna che promette denaro a chi darà notizie della bimba. "L'8 luglio - prosegue - arriva una telefonata dove ci invitano a scappare perché il mio ex compagno aveva scoperto il nostro nascondiglio. Chiamo subito l'ambasciata e la Farnesina che immediatamente si attivano dandoci un alloggio protetto. Sono certa che la taglia offerta si sia rivelata fondamentale per localizzarci. Ringrazio l'Ambasciata e la Farnesina per il supporto, ora viviamo sotto protezione ma chiedo al governo italiano di aiutarci a tornare a casa."

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