Si è discusso anche del futuro del carcere di Genova a margine del consiglio comunale a Palazzo Tursi. A fare il punto della situazione è stato il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi. Confermata l'intenzione di arrivare a un trasferimento della struttura.
"Stiamo lavorando con il ministero della Giustizia e con il ministro dello Sport Andrea Abodi per trasferire il carcere di Marassi come già richiesto dal Comune. Abbiamo anche già indicato quale potrebbe essere l'area e fornito al ministero tutti i dettagli tecnici. Parliamo dell'area Colisa nell'area di Coronata. Noi siamo in contatto costante con il commissario delle carcere che sta inserendo il trasferimento del carcere di Marassi tra le operazioni della gestione del commissario. Il prossimo passaggio è arrivare alla stipula di un accordo di programma" spiega Piciocchi.
Il futuro dell'area
I tempi sono ancora incerti ma resta da capire anche cosa si vorrà fare negli spazi. "Confrontando con vari soggetti sicuramente c'è un'ampia richiesta di spazi pubblici per il quartiere, c'è un'ampia richiesta di impiantistica sportiva. Quello deve essere uno spazio per il pubblico e non deve essere venduto ai privati. Infatti è previsto che il Comune acquisisca quelle aree che oggi sono dello Stato. L'obiettivo è realizzare uno spazio per i cittadini, poi capiremo come e quando, c'è tutta una pagina da scrivere".
Ipotesi spazio collegato al futuro stadio
Il vicino stadio Ferraris è in corsa per diventare uno degli stadi italiani che ospiteranno gli Europei di calcio del 2032. Tuttavia parte in una situazione svantaggiata rispetto ad altre realtà come Milano o Torino e anche il progetto di restyling fatica a prendere il volo. Ma il Comune ipotizza che lo spazio dove oggi si trova il carcere di Marassi potrebbe essere anche in qualche modo collegato con il futuro del Ferraris. "Sicuramente è un'area di cui potrebbe anche beneficiarne lo stadio che ha delle problematiche collegate a una carenza strutturale di spazi a disposizione. Si potrebbe anche sposare benissimo con il concetto di stadio attuale che vogliamo realizzare che non è uno stadio che viene utilizzato solo per le partite di calcio ma uno stadio che vive tutti i giorni dell'anno, uno spazio flessibile e utilizzabile per tutta una serie di attività ludico sportive non solo collegate al calcio" conclude Piciocchi.
In consiglio ok a mozione su miglioramento condizione dei carcerati
A Tursi nel frattempo è stata votata e approvata una mozione che impegna la giunta a "sostenere concretamente, con risorse finanziarie e strumentali ad hoc, le associazioni cittadine che agiscono quotidianamente per umanizzare le pene e la detenzione e che mirano a preparare le detenute e i detenuti al ritorno in società". Tra le varie cose la mozione impegna il Comune a farsi parte attiva presso la Regione Liguria per promuovere la creazione di un osservatorio regionale interistituzionale permanente volto al monitoraggio delle condizioni di salute e di vita delle persone in condizione di detenzione; e a farsi parte attiva presso il Ministero della Giustizia affinché: la diaria pro capite disponibile per vitto e sopra-vitto venga innalzata e che si metta freno alle gare di appalto che premiano il massimo ribasso, portando ad un consistente deterioramento della qualità dei prodotti e dei servizi forniti e i prezzi dei generi in vendita da parte dello spaccio del carcere siano adeguati a quelli praticati negli esercizi della grande distribuzione più vicini all’istituto, così come prescritto dal Art. 12 comma 6 del DPR n. 230 del 30 giugno 2000 "La direzione assume mensilmente informazioni dall’autorità comunale sui prezzi correnti all’esterno relativi ai generi corrispondenti a quelli in vendita da parte dello spaccio".
E ancora, il Comune si impegna a farsi parte attiva presso il Ministero della Giustizia affinché venga ristrutturata la Casa Circondariale di Pontedecimo, per i motivi e con le finalità espresse in premessa; a farsi parte attiva affinché venga istituito un servizio navetta per raggiungere la Casa Circondariale di Pontedecimo a servizio dei visitatori e familiari delle persone detenute al fine di consentire a tutti di poter svolgere le visite consentite; a chiedere al Presidente del Tribunale di Genova, ai sensi della L. 354/75 sull’Ordinamento Penitenziario, agli artt.74-77, di attivare il Consiglio di Aiuto Sociale (CAS) come già effettuato dal Tribunale di Palermo, al fine di curare il reinserimento sociale delle persone detenute nelle carceri cittadine.
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