Un ricordo soprattutto legato alla vicinanza di Papa Francesco con i giovani. Don Gianfranco Calabrese, vicario Episcopale per l'annuncio del Vangelo e per la missionarietà, ha più volte incontrato insieme ai giovani genovesi il pontefice argentino nel corso dei diversi pellegrinaggi. "È stato un uomo che ha avuto diverse caratteristiche: intanto l'immediatezza: un Papa vicino alla gente, sempre a contatto con i ragazzi. Poi ricordo la sua umanità e la sua universalità: ha aperto la chiesa a tutti, credenti e no. È stato il Pontefice delle periferie esistenziali. E poi è stato il Papa della misericordia".
Don Calabrese è stato al centro dell'organizzazione della visita di Papa Francesco a Genova nel maggio del 2017. "I ragazzi erano estasiati. Nei suoi discorsi ha sempre messo i giovani al centro ma collegandoli con gli anziani, non ha mai voluto fare delle categorie. È stato un uomo molto intelligente, ricordo quando in quell'occasione è stata cantata 'Ma se ghe penso', lui ha voluto conoscere le parole e il significato. Aveva la vicinanza alla gente di Papa Giovanni Paolo II e l'intelligenza di Papa Benedetto XVI".
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