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Attualità

È difficile scappare dall'Ucraina, anche se non sei nella città bombardata
1 minuto e 25 secondi di lettura
di N. M.
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GENOVA- Con una situazione ancora critica, parla una donna ucraina arrivata a Genova 13 anni fa per lavoro che oggi ci racconta di come, finalmente, nella notte sia riuscita a riabbracciare parte delle sua famiglia.

Alle 3.30 di questa notte è arrivato in Piazza della Vittoria il pullman con 40 profughi ucraini composto da donne e bambini; tra questi anche la figlia della donna ucraina e i suoi due nipoti.


"È difficile attraversare la dogana, io vengo da Uzhgorod, al confine con la dogana ungherese e slovacca, nella mia città ci sono molti rifugiati e questo crea anche disordine, per ora la guerra lì non c'è, ma abbiamo paura ed è per questo che mia figlia con i bambini è partita prima, per evitare di rimanere bloccati - spiega la signora ucraina -. Mia figlia è rimasta in coda cinque ore per attraversare la dogana; hanno passato una notte a Budapest e grazie ad una compagnia aerea che mette a disposizione dei rifugiati ucraini 100mila posti gratuiti sui voli per l'Europa continentale in partenza dai paesi di confine con l'Ucraina è riuscita a scappare".

Ucraina, arrivati nella notte 40 profughi- LA NOTIZIA

Sono ora in attesa di trovare un alloggio dove possono stare tutti insieme, ma la paura non è finita perché in Ucraina la donna ha ancora un figlio di 24 anni che fa il poliziotto e ha una bambina di 1 anno. "È cresciuto come tutti i ragazzi di 24 anni, non è abituato a vedere la guerra; per legge non può lasciare il Paese, se dovessero chiamarlo a combattere è pronto, ma come tutte le mamme ho paura" - dice la donna ucraina - "Ho fatto anch'io volontariato e abbiamo raccolto tutte le cose che ci avete dato, vestiti e cibo da spedire. Ringrazio l'Italia perché è molto solidale con l'Ucraina".

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