GENOVA - Dal prossimo 14 marzo gli agenti di polizia, i carabinieri e gli uomini della guardia di finanza di Genova saranno dotati di una pistola taser a impulsi elettrici. La conferma arriva direttamente dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Insieme a Genova sono coinvolte tutte le altre Città metropolitane più i capoluoghi di provincia di Caserta, Brindisi, Reggio Emilia e Padova.
Questa strumentazione "costituisce un passo importante per ridurre i rischi per l’incolumità del personale impegnato nelle attività di prevenzione e controllo del territorio - ha dichiarato il ministro Lamorgese, sottolineando come - grazie all’adozione del dispositivo, le forze di polizia saranno in grado di gestire in modo più efficace e sicuro le situazioni critiche e di pericolo”.
La pistola elettrica o storditore elettrico, è un dispositivo classificato come arma non letale che fa uso dell'elettricità per impedire il movimento del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. Il taser spara da una distanza fino a 7 metri due dardi che agiscono da conduttori e consentono di immobilizzare attraverso un'inibizione neuromuscolare chi viene colpito per un periodo di 3-5 secondi. L'obiettivo è quello di evitare lo scontro fisico in situazioni di pericolo.
Le 4.482 armi a impulso elettrico saranno impiegate dagli equipaggi della polizia di stato, dei carabinieri e della guardia di finanza destinati ai servizi di prevenzione generale e pronto intervento. Per quanto riguarda l’estensione del servizio ai reparti delle restanti aree del territorio nazionale e delle specialità, l’operatività sarà gradualmente avviata a partire dal mese di maggio.
La sperimentazione a Genova era iniziata nel settembre del 2018. A dare impulso all'utilizzo di questa arma fu il caso Jefferson Tomalà, il 20enne ucciso a Genova nel 2018 da un poliziotto dopo che il giovane aveva ferito con un coltello un collega dell'agente nel corso di un intervento sanitario obbligatorio.