GENOVA - "La situazione è drammatica e rischiamo di chiudere". È questo il commento di Monica Rodrigo, commerciante di via Oberdan a Nervi, sulla situazione che si è creata nella zona in seguito alla sperimentazione della ztl. "Abbiamo perso tutti dal 30 al 50% del fatturato, così è insostenibile. Non riusciamo a stare dentro le spese - spiega - siamo preoccupati. Dopo sei mesi aspettiamo risposte ma soprattutto fatti, le cose devono tornare come prima. Bisogna trovare una soluzione e intervenire. Soprattutto, qualcuno deve prendersi la responsabilità dei mancati incassi di questi mesi. Ci devono aiutare".
La sperimentazione, partita ad ottobre, sarebbe dovuta terminare a gennaio ma al momento è ancora in corso. Secondo il presidente del Municipio Levante Francesco Carleo "Bucci è convinto che sia la strada giusta" ma commercianti e abitanti della zona si sentono ignorati: "C'è stata un'assemblea il 21 dicembre ed è stata vergognosa - racconta ancora Monica Rodrigo -. Sabato il sindaco col signor Bogliolo (assessore Municipio Levante) passeggiavano e hanno visto che c'era gente ma era sabato, non possiamo lavorare 1-2 giorni a settimana. Vengano a vedere la situazione dal lunedì al venerdì. Non passa più nessuno. Anche chi era d'accordo ora è contro il progetto. Ci sono oggettivi problemi economici, le attività non possono stare in piedi lavorando un giorno a settimana. Ci sentiamo presi in giro. Sono perfettamente coscienti di quello che succede, mandiamo mail e raccomandate, chiediamo dialogo ma veniamo ignorati. Doveva essere una sperimentazione, poi non lo era più, ora dobbiamo capire cosa vogliono fare delle nostre vite e delle nostre attività".
Per i commercianti Euroflora potrebbe rappresentare un'autentica boccata d'ossigeno: "È una bella vetrina su Nervi, la sosteniamo - afferma Rodrigo, che poi ammonisce - però devono essere 20 giorni di chiusura di una strada come 4 anni fa. Poi finiti i 20 giorni non deve tornare un bagno di sangue. Qui le persone non arrivano, hanno tolto visibilità ai negozi".