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Attualità

Da sabato 2 aprile parte l'iniziativa di Formazione Danzarte Genova, che coinvolgerà 40 piccoli profughi ucraini in un corso che unisce danza, musica, racconti e gioco
2 minuti e 42 secondi di lettura
di R.P.

GENOVA-Dare un aiuto concreto ai piccoli profughi ucraini, concedendo loro qualche ora di spensieratezza che unisca gioco, musica, racconti e danza. È l'iniziativa di Formazione Danzarte Genova, scuola di danza attiva in via degli Archi da quasi quattro anni, che da sabato 2 aprile coinvolgerà 40 bambini ucraini nel suo percorso formativo "Favola in Danza".

Il progetto, gratuito e patrocinato dalla Regione Liguria, è stato realizzato in collaborazione con la comunità ucraina di Genova. Ma non solo: alla chiamata lanciata dalla scuola di danza genovese hanno risposto molte realtà produttive e commerciali locali, che hanno contribuito alla completa riuscita dell'iniziativa, ciascuna con i propri mezzi e le proprie competenze: Grondona Pasticceria Genovese ha donato i biscotti per la merenda dei bambini, Visual’Think si è occupata della stampa delle magliette personalizzate "Favola in Danza", che verranno regalate a tutti i piccoli partecipanti, mentre Alessandra Pipino, parrucchieri ed estetica, ha donato materiale didattico e Franco Cosimo Panini ha regalato libri e giochi. Coinvolte anche l'interprete Zatsepylina Oksana e la psicologa Veronica Valle.

"Con lo scoppio del conflitto e soprattutto dopo l'arrivo a Genova dei primi profughi dall'Ucraina, per la maggior parte donne e bambini, di cui moltissimi orfani, abbiamo pensato a come, con la nostra scuola, potessimo dare un supporto concreto a queste persone, specialmente ai più fragili e indifesi - racconta Antonietta Scuderi, responsabile per Formazione Danzarte Genova dei corsi Agon e ideatrice dell'iniziativa insieme ad Andrea Macciò, responsabile della scuola per i corsi di propedeutica musicale -.Abbiamo pensato a Favola in Danza perché è un progetto unico, che nasce proprio con l'intento di realizzare un ambiente accogliente e che favorisca l'espressione di sé, la socializzazione e l'integrazione".

"Questa iniziativa risponde appieno a una richiesta che abbiamo raccolto da subito dalla comunità ucraina: l'inclusione e l'integrazione dei profughi e dei loro bambini - dichiara l'assessore alle Politiche Sociali della Regione Liguria, Ilaria Cavo -. Accanto alla prima accoglienza c'è infatti bisogno di socialità. Come Regione stiamo lavorando per mettere in campo una serie di iniziative che consentano loro di orientarsi sia nei percorsi scolastici sia nel doposcuola per far sì che ci sia un'integrazione a 360 gradi. "Favola in danza" può essere l'esempio per altri percorsi virtuosi che si muovono in questa direzione".

Ogni sabato, dal 2 aprile fino al termine dei corsi (a luglio), dieci bambini tra i 3 e i 7 anni, parteciperanno, a rotazione, a una sessione di Favola in Danza. Complessivamente saranno coinvolti 40 bimbi: "Adatteremo i contenuti del nostro corso in modo da superare le barriere linguistiche - spiega Irene Pisotti, responsabile del dipartimento danza contemporanea – Per farlo ci avvarremo anche del prezioso contributo di una interprete e di una psicologa, con l'intento di supportare la partecipazione dei bambini ucraini, garantire loro benessere e facilitarne la socializzazione con quelli italiani. Il nostro obiettivo è di coinvolgerne almeno una quarantina".

"Favola in Danza per i bimbi ucraini" punta a diventare anche un volano per iniziative simili: "Speriamo di essere seguite da tante altre realtà come la nostra – sostiene la direttrice e responsabile dei corsi professionali di Formazione Danzarte Genova, Maria Grazia Sulpizi – Sarebbe bello riuscire a coinvolgere un maggior numero di bambini possibile in attività di questo tipo: nel nostro piccolo cerchiamo di fare del nostro meglio per regalare loro qualche momento di spensieratezza e un po' di socialità".

 

 

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