Questa mattina, martedì 19 aprile, si è tenuta l'assemblea dei lavoratori dello scolmatore del Bisagno che si è fermato dopo la notizia dell’ Interdittiva antimafia per il consorzio di imprese che si stava occupando dell’opera: “Chiederemo alla Regione la cassa integrazione straordinaria per garantire ai cinquanta lavoratori che erano impegnati nel cantiere di avere un reddito e un sostegno economico in attesa che venga affidata nuovamente l’opera", dichiarano i sindacati in una nota firmata da Mirko Trapasso, Andrea Tafaria e Federico Pezzoli, segretari generali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Genova e Liguria.
"Nello stesso tempo chiederemo alla nuova azienda che farà ripartire questa infrastruttura fondamentale per la città di assumere immediatamente questi lavoratori, deve essere applicata la clausola di salvaguardia e siamo sicuri che da parte della Regione ci sarà massima disponibilità per fare in modo che questo stop incida il meno possibile per questi edili che si sono ritrovati senza occupazione da un giorno all’altro”.