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Attualità

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di Miv

GENOVA - E' ancora acceso il dibattito dopo il caso del lunedì di Pasquetta quando un gruppo di ragazzi disabili non è riuscito a salire sul treno per Milano alla stazione di Genova Principe (Leggi qui). "La colpa è di Trenitalia e non è dei passeggeri che non si sono alzati". Lo sostiene Giulia Boniardi, responsabile di Haccade, l’associazione con cui viaggiavano lunedì pomeriggio i 25 disabili più cinque operatori che alla fine sono dovuti tornare in pullman a Milano.

"Quando il treno è arrivato viaggiava già con i passeggeri ammassati. Le persone che si trovavano su quel treno avevano diritto quanto noi a viaggiare. La responsabilità di quanto successo non è di chi non si è alzato, ma di chi non ha garantito il servizio. Tutti i passeggeri sono stati costretti a subire un pesante disservizio" ha spiegato ancora. Della comitiva partita per la Liguria facevano parte 25 adulti tra i 30 e i 50 anni con sindrome di Down e cinque accompagnatori tutti con posti prenotati sul treno regionale 3075 Albenga-Milano da Genova a Milano.

"Avevamo prenotato un regionale veloce - ha raccontato Boniardi - il problema è che il convoglio arrivato a Principe era con due carrozze in meno perché vandalizzate all’altezza di Savona". In realtà trapela che il treno originario è rimasto ad Albenga e per colpa dei vandali che avevano scaricato l'estintore in una carrozza è stato sostituito con un altro interregionale più corto. Per questo il convoglio si è subito riempito ed è arrivato in stazione già stracolmo ed è poi preso d’assalto da altri passeggeri. La Polfer di Genova ha garantito l’ordine pubblico e supportato noi nel garantire la serenità dei ragazzi in questa situazione" ha spiegato Boniardi.

Tre agenti Polfer e quattro addetti di Trenitalia hanno provato a convincere i passeggeri ad alzarsi e lasciare le poltrone, ma la trattativa non ha avuto successo perché a bordo c'era il caos e non c'era neppure posto in piedi. "Trenitalia dichiara di aver riservato una carrozza per noi, ma è un dato che non possiamo confermare: sulla carrozza non c’era alcun contrassegno riservato".
A quel punto la comitiva è salita su uno dei pullman sostitutivi verso Milano, come tanti altri viaggiatori, sul piazzale della stazione infatti c'erano già sette pullman in attesa perché era chiaro che i treni non avrebbero potuto fare salite tutti.

Ma i disagi non sono finiti a Genova, sostiene Boniardi: "La comitiva è infatti arrivata a Milano dopo quasi tre ore dopo l’orario previsto, non solo: l’autobus si è fermato in piazza Duca d’Aosta in una fermata dei bus Atm senza garantire alcuna sicurezza per i nostri passeggeri . Sono stati fatti scendere sul marciapiede, ma le valigie erano in mezzo alla strada. Abbiamo chiesto assistenza a Trenitalia, ma non ci è stata data: l’azienda non sapeva né dove fossimo né tantomeno che ci fossimo. Siamo stati abbandonati" denuncia la responsabile dell'associazione di cui facevano parte i ragazzi che ha assicurato che ci sarebbe stata da parte della stessa associazione "tutta la disponibilità per esempio a cambiare prenotazione e salire su un altro treno: bastava una telefonata per avvisare del disguido".


Trenitalia invece sostiene che "il 18 aprile aveva riservato sulla prima vettura del treno regionale 3075 Albenga-Milano i posti necessari a far viaggiare da Genova a Milano una comitiva di persone con disabilità (27 persone + 3 accompagnatori). Sul treno, arrivato a Genova Piazza Principe in ritardo per un precedente atto vandalico, che aveva costretto a cambiare tipo di convoglio a Savona, sono saliti numerosi viaggiatori occupando tutti i posti, compresi quelli tenuti e rimasti fino a lì liberi per la comitiva. A quel punto il personale di assistenza alla clientela è salito a bordo per invitare le persone a liberare quei posti. Dopo circa venti minuti, nell’impossibilità di persuadere i clienti e permettere alla comitiva di viaggiare seduta e in maniera confortevole, com’era previsto, Trenitalia ha individuato una soluzione alternativa, utilizzando un pullman sostitutivo".

L’azienda assicura quindi di aver fornito "la massima assistenza, consegnando a ciascuno un kit con snack e bevande, accompagnandoli ai servizi igienici e, successivamente, al pullman per raggiungere Milano". E conclude promettendo il rimborso integrale: "Trenitalia, esprimendo vivo dispiacere e sdegno per l’accaduto, rimborserà integralmente il biglietto a tutti i partecipanti e conferma il proprio impegno a tutelare il diritto alla mobilità di tutti, in particolar modo di chi, per poterne godere pienamente, necessità di ogni doverosa attenzione: professionale, organizzativa e di comune senso civico».

L’associazione Haccade ha sede in Toscana e da oltre 11 anni organizza viaggi di turismo accessibile per persone con disabilità cognitiva e psichica su tutto il territorio nazionale. "Ci sono state negli anni difficoltà di comunicazione, ma situazioni a questi livelli non sono mai capitate".  Trenitalia, sottolinea Boniardi "ci ha contattati per fissare un incontro". Boniardi ha poi raccontato che la vacanza a Genova era stata bellissima con "passeggiate a Boccadasse, la focaccia al mare, i balli nei caruggi: prima della disavventura in stazione si erano goduti la loro piccola gita pasquale a Genova. Del caos successo lunedì pomeriggio la delegazione si è accorta solo leggendo i giornali".

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