GENOVA - Il concerto benefico del coro popolare accademico nazionale ucraino 'G.Veryovka' che si è tenuto mercoledì 27 aprile al Teatro Carlo Felice di Genova, coordinato dall'assessorato alla Cultura di Regione Liguria, ha visto la partecipazione di duemila spettatori. L'incasso ammonta a oltre 14mila euro e sarà interamente devoluto all'associazione 'Pokrova' per l'acquisto di generi di prima necessità per la popolazione ucraina e per il sostegno di iniziative mirate a salvaguardare il patrimonio culturale ucraino.
“Ancora una volta la Liguria ha mostrato il suo grande cuore – spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -, sia per la cifra che è stata raccolta e che sarà devoluta alla popolazione che sta combattendo una guerra lunga ed estenuante ma anche per aver accolto a braccia aperte il coro ucraino, dando una casa a chi adesso non ce l’ha. Il concerto che è andato in scena mercoledì al Carlo Felice non ha significato solo dare uno spazio alla musica e alla cultura che tengono sempre vive l’identità di un popolo ma anche l’ennesimo gesto concreto di vicinanza da parte della Liguria e dei liguri”.
"E' stata una grande risposta di Genova e della Liguria, una risposta fortissima che è arrivata alla comunità ucraina e al coro - dichiara l'assessore alla Cultura Ilaria Cavo - Quello che colpisce non è soltanto il grande afflusso e la generosità del pubblico, ma anche l'entusiasmo e il coinvolgimento con cui ha seguito quasi tre ore di quello che si è rivelato un grande spettacolo dal grande valore artistico. Sul palco canzoni, musica e costumi hanno raccontato le varie usanze e aree geografiche dell’Ucraina. Quella che è emersa è la forza, l'energia e la compattezza di un popolo. E questo è quello che ha entusiasmato e ha reso la serata unica. Un ringraziamento va a tutte le associazioni, ai Rotary, alle scuole, all'Università , alla Camera di Commercio, a Genvision per avere collaborato alla divulgazione dell'evento. E al ministro Franceschini per l’attenzione dimostrata all’evento con il messaggio di saluto. A lui chiederemo un supporto perché l’esempio genovese sia seguito anche dal resto d’Italia. Come coordinatrice della Commissione Cultura delle Regioni mi farò portavoce con gli altri colleghi perché, dopo la prima nazionale a Genova, possano esserci altri eventi analoghi nelle altre regioni”.