GENOVA - Genova e la Liguria sono pronte a festeggiare la Repubblica a distanza di 76 anni dal Referendum del 2 giugno 1946. Tante iniziative in programma per celebrare la ricorrenza: dai fuochi d'artificio ai palazzi svelati aperti a tutti mentre al palazzo della Regione in piazza de Ferrari sarà in mostra “La carità di Rodolfo I d’Asburgo” appartenuto alla famiglia di Winston Churchill, opera di Rubens. Nella serata anche la musica che ha segnato la storia della canzone italiana protagonista che accompagnerà la serata di celebrazioni nel segno del tricolore.
Un'occasione di ulteriore rilancio turistico per la regione che, complice il ponte, si appresta ad accogliere visitatori in arrivo per godersi le bellezze storico-paesaggistiche della Liguria. Primocanale farà vivere le emozioni dei fuochi a tutti con una diretta tv e streaming.
“Dopo due anni di sospensione a causa della pandemia si torna ad aprire i palazzi istituzionali, di solito non visitabili al pubblico, e a festeggiare in piazza con i fuochi d’artificio e le canzoni della nostra storia, grandi classici della tradizione musicale italiana e genovese. Un doppio appuntamento che rappresenta un’ulteriore conferma del ritorno alla normalità, per cui dobbiamo ringraziare i vaccini, la scienza e tutti gli operatori sanitari – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – Quest’anno poi, tra i tanti palazzi a disposizione di genovesi e turisti, quello di Regione Liguria darà un’anteprima della mostra dedicata a Rubens che, in autunno, andrà ad arricchire il già straordinario panorama dell’offerta culturale di Genova e della Liguria: un’occasione da non perdere. Quello di aprire i palazzi delle istituzioni – conclude - è un gesto simbolico, in una data significativa e fondante come questa, per invitare i cittadini a scoprire i luoghi delle istituzioni”.
"I Palazzi Svelati sono un modo per svelare arte e cultura anche con opere meno conosciute, ma non per questo di minor fascino ed attrattiva. Il Rubens esposto per la prima volta dopo la verifica di autenticità svela e anticipa una mostra internazionale che in autunno arriverà a Palazzo Ducale. Un momento di grande valore artistico che esalta la fruizione della cultura tramite i protagonisti dell'arte che hanno fatto grande Genova – aggiunge l’assessore alla Cultura della Regione Liguria Ilaria Cavo -. Ma la cultura passa anche attraverso la grande musica che, in occasione della Festa della Repubblica, avrà un suo momento significativo. I fuochi d'artificio non solo andranno a ritmo delle canzoni più note che hanno fatto la storia della musica, ma inizieranno con un grande tributo ai cantautori e cantanti genovesi. Un omaggio a Genova, culla del cantautorato, alla musica italiana, che saprà coinvolgere tutte le generazioni in un canto collettivo proprio come un grande inno. Sono certa che i genovesi risponderanno perché si vivrà in modo diverso uno spettacolo pirotecnico, un videomapping di grande coinvolgimento".
IL PROGRAMMA
La giornata di festa culminerà alle 22 in piazza De Ferrari con lo spettacolo “Canzoni d’Italia”: luci, musica e fuochi d’artificio dal Palazzo di Regione Liguria. Un evento dedicato alla Festa della Repubblica: dopo un omaggio alla grande tradizione genovese, con medley di pezzi di autori come Fabrizio De Andrè, Gino Paoli, Ivano Fossati, Ricchi e Poveri, lo spettacolo proseguirà con le canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana un brano per decennio dagli anni ’50 ad oggi. Sulla facciata del palazzo, in videomapping, immagini evocative e parti del testo delle canzoni, per far cantare la piazza. Ai presenti verranno distribuiti i testi delle canzoni. Non mancherà, ovviamente, l’inno d’Italia.
Il quadro della famiglia di Churchill
Il grande dipinto “La carità di Rodolfo I d’Asburgo” sarà esposto negli spazi di rappresentanza dell’Ufficio del Presidente della Regione.
Si tratta di un’opera monumentale, 184 centimetri per 271, frutto della collaborazione di Rubens, che realizza le figure, con l’anversano Jan Wildens, esperto paesaggista anch’egli attivo a Genova. Nel 1642 il dipinto esposto, conservato in una collezione privata che eccezionalmente lo condivide con il pubblico, si trovava a Madrid nel XVII secolo, nella collezione del marito della genovese Polissena Spinola. Nel 1864 transitò poi nella collezione inglese della famiglia di Winston Churchill, imparentata con quella di Lady Diana Spencer, e conservato nella loro residenza nel Gloucestershire, a Northwick.
La tela, databile al 1616 circa, inscena un episodio storico, risalente al 1264: il giovane Rodolfo I d’Asburgo, pronipote di Carlo Magno, sovrano del Medioevo ricordato da Dante nella Divina Commedia, durante il viaggio che avrebbe dovuto incoronarlo conte di Kyburg incontrò un prete che si era perso nel bosco mentre stava portando l’Eucarestia a un cristiano in punto di morte. Rodolfo offrì al prete il proprio cavallo consentendogli così di compiere il proprio ufficio.
La tela viene esposta per la prima volta al pubblico dopo alla verifica attributiva di Nils Büttner, presidente del Rubenianum di Anversa e curatore con Anna Olando della mostra “Rubens a Genova” in arrivo da ottobre a Palazzo Ducale, dove l’opera verrà esposta nuovamente tra gli altri capolavori del genio fiammingo. Collegata alla mostra dedicata al grande pittore barocco, in programma una ricca serie di attività collaterali: eventi, mostre, concerti e convegni e la creazione di un itinerario che valorizzerà un percorso di luoghi legati a Rubens a Genova.
“L’idea di ammirare un singolo capolavoro è di per sé affascinante – commenta la storica dell’arte Anna Orlando – e quando l’opera non è nota al pubblico, si tratta allora di un’occasione unica. Per Genova la scelta di quest’opera generosamente messa a disposizione dalla famiglia proprietaria, è significativa anche perché vede coinvolti due artisti fiamminghi di Anversa che lavorarono entrambi in città all’inizio del Seicento. Rubens esegue le figure con il suo tocco magistrale e lascia la realizzazione del paesaggio a un suo collega celebre in questa specialità, capace di infondere alla scena verità e poesia”.
Anche in altri edifici aperti in occasione di “Palazzi Svelati” sarà possibile ammirare dipinti di grande rilievo: tra gli altri, a Palazzo Tursi verrà esposta “Il gioielliere Giacomo Pucci con il figlio” di Anton Van Dyck, mentre a Palazzo Doria-Spinola, sede della Prefettura, sarà esposto “L’Elemosina di San Luigi Re dei Francesi” di Bartolomeo Biscaino.
Palazzi svelati
I palazzi svelati di questa edizione sono 24: Palazzo Doria Spinola - Prefettura Palazzo della Città Metropolitana, Palazzo della Regione Liguria, Palazzo Tursi - Comune di Genova, Palazzo Tobia Pallavicino - Camera di Commercio, Palazzo della Borsa, Palazzo De Gaetani - Banca d'Italia, Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, Palazzo dell'Università, Palazzo Lomellini Patrone - Comando Militare Esercito "Liguria", Palazzo San Giorgio - Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Loggia dei Mercanti, Museo del Risorgimento - Istituto Mazziniano, Sala Operativa della Protezione Civile - Regione Liguria, Avvocatura Distrettuale dello Stato, Palazzo della Questura, Palazzo degli Uffici Finanziari - Agenzia delle Entrate, INAIL - Direzione regionale Liguria, Istituto Idrografico della Marina, Capitaneria di Porto - Guardia Costiera, Comando dei Vigili del Fuoco, Casa Circondariale Genova Marassi, Casa Circondariale Genova Pontedecimo, Caserma "Forte San Giuliano" - Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri, Caserma "San Giorgio" - Comando Regionale della Guardia di Finanza.