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Tanti i volontari ma anche i tecnici della Protezione Civile intervenuti nei luoghi più colpiti, tra cui il centro di Cairo Montenotte dove il sindaco ha appena deciso per un ritorno a scuola posticipato al 4 novembre
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di E. P.

VAL BORMIDA - La Val Bormida continua la conta dei danni dopo il nubifragio che si è abbattuto lo scorso weekend sul territorio che ha fatto esondare il Bormida e suoi affluenti in più punti, alluvionando diversi Comuni come Cairo Montenotte, Dego, Carcare e Pallare.

I volontari e la colonna mobile della Protezione Civile 

Tanti i volontari ma anche i tecnici della Protezione Civile intervenuti nei luoghi più colpiti, tra cui il centro di Cairo Montenotte dove il sindaco ha appena deciso sia la chiusura del cimitero a causa dei troppi danni che il ritorno a scuola dei ragazzi, rimandato al 4 novembre. A fotografare la situazione ai microfoni di Primocanale è Eugenio Caropresi, del Coordinamento Volontari Protezione Civile di Genova"Nella Protezione Civile vige il principio di reciprocità, quindi ciascun territorio ha una sua struttura e quando c'è necessità i vari gruppi si spostano sulla regione, sulla provincia o anche a livello nazionale e internazionale. Quindi nel momento in cui c'è stata un'emergenza in Valbormida, la colonna mobile della provincia di Genoa ha partecipato anche alle attività emergenziali. Noi abbiamo fatto un intervento in due giorni, al momento con circa una quarantina di volontari, una quindicina il primo giorno e altre 25 il secondo giorno.

Come funziona la colonna mobile e la situazione a Cairo Montenotte

"Si parte in colonna mobile con tutte le attrezzature necessarie che sono moduli anti incendio che vengono utilizzati per lavare le strade dal fango, con pompe elettriche, la motopompa che toglie la gran parte dell'acqua - continua Caropresi -. La zona non è particolarmente estesa fortunatamente, il centro di Cairo Montenotte è quello più colpito, abbiamo poi anche mandato delle squadre a Dego e a Carcare. La viabilità è favorevole nel senso che è abbastanza libera, non ci sono degli intoppi particolari, questo permette a tutti i mezzi di soccorso di raggiungere le zone con facilità e poi vengono tutti coordinati dal Centro Operativo Comunale, il Coc".