GENOVA - Forza, caro Letta. Si faccia coraggio e smetta di raccattare la folla di partiti al minimo, nell'ambizioso e pericoloso obiettivo di creare una forte sinistra capace di fronteggiare la teorica Superdestra della Meloni, ormai regina in fieri delle elezioni di settembre. Si faccia coraggio e vada avanti da solo col Pd che ha ricreato. Un Pd moderno, di sinistra ma non ideologico, con programmi coraggiosi per l'immensa Italia dei deboli, con posizioni internazionali non ciecamente Biden-dirette e con una decisa scelta nel dimenticato (anche dalle sinistre) campo dei diritti civili.
C’è proprio bisogno di scendere a patti con tutti? Da Calenda a Fratoianni? Ma per l'amor del cielo! Li lasci correre da soli sbandando tra Berlusconi e neo-centristi, perche’ intanto, caro Letta, con questi ipotetici alleati o come preferisce chiamarli, farebbe poca strada. Mi pare , infatti, che sbraitino piu’ sul numero di poltrone-candidature che su progetti chiari. Si va da chi sbandiera come sempre patrimoniali punitive a chi invoca l’abolizione delle tasse tout-court che intanto qualcuno poi paghera’. Da chi non ce l’ha con i migranti in mare, ma vorrebbe migranti in tight nei barconi che navigano verso Lampedusa. Da chi si’ W l’Ucraina, ma Putin non ha tutti i torti a chi W la pace, ma Putin andrebbe bombardato.
Stacchi il telefono caro Letta e magari telefoni a Bersani che non ha ingaggi....E anche in Liguria, cari Ghio e D’Angelo, camminate con le sole gambe del Pd. Vorrei finalmente sapere, dopo il voto, vada come deve andare, con chi sta per questo partito esempio in Regione. Sono contento che vinca a Castelletto e Albaro, ma non e’ pensabile che lasci il Ponente e le vallate alla destra e ai Cinquestelle.
Il Pd faccia la prova anche a Genova. E in tutta la regione. Vinca o perda. Ma sia una conta finalmente seria, chiara, non inquinata da alleanze finte, molli come la panissa, inutili e pasticciate. Meglio solo e all’opposizione che a “governare” con le frattaglie. Squisite, le frattaglie, per preparare le trippe.