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di Eva Perasso

GENOVA - La notte prima degli esami di questo 2022 ritorna quella che ricordavamo dei tempi non pandemici, con le sue ansie e le sue difficoltà, uno scoglio, una prova iniziatica verso il futuro, un salto. 

Forse nel vuoto ragazzi e ragazze, senz'altro nel nuovo: e il nuovo inizia proprio lì, nel dover affrontare - dopo due anni di prove giocoforza edulcorate - un esame in presenza. Un esame difficile e sfidante (parola che tanto piace al mondo del business e che ritroverete presto in bocca ai guru delle risorse umane) ma non impossibile. 

Senza scomodare la nascita del movimento studentesco del Sessantotto, il movimento del '77, il movimento universitario della Pantera alla fine degli anni Ottanta, i ragazzi hanno sempre manifestato per qualcosa. Di tangibile e direttamente collegato alla vita scolastica: per una finestra rotta, per i caloriferi spenti, per nuove aule (come nell'immagine, del 1978, che vedete in questo commento scattata davanti all'Istituto Agrario Marsano di Genova).

Spesso invece hanno manifestato per far sentire la loro voce su quel che accadeva in politica nazionale e internazionale, per i temi ambientali. Per la guerra zapatista nel Chapas e poi per la preoccupazione per quella del Golfo, per il surriscaldamento globale. Si manifestava da destra e da sinistra, fino al popolo di Seattle di fine '99, e poi più avanti nei Duemila furono durissime le manifestazioni contro la riforma Moratti della scuola. 

E' bello rivederli in piazza, è bello rivedervi ragazzi, è un segno di una agognata normalità che ritorna. Gli studenti e le studentesse hanno di nuovo voce, possono riunirsi, iniziare a formare la loro coscienza civica e politica. 

Ma la lotta alla riforma dell'esame di maturità e alle sue due ritrovate prove scritte francamente non la capisco. Siamo sicuri che il ritorno a una maturità tradizionale sia il vero male? Non è invece la possibilità di ricominciare a vivere pienamente ogni vostro diritto? Davvero volete che la pandemia, che già ha oppresso, costretto, ha riversato ingiustizia e difficoltà su di voi, si porti via in questo 2022 uno dei vostri ricordi più belli per il futuro?

La maturità ragazzi e ragazze, quella fatela fino in fondo, con tutte le ansie e con tutta la sua dura preparazione. Affrontate le due prove scritte, gli orali. Ve lo diciamo noi che da figli siamo diventati genitori, da studenti siamo divenuti lavoratori, magari insegnanti. Godete di questo rito di passaggio in tutte le sue sfumature. Lo ricorderete per sempre.

 

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