La migrazione sanitaria dei cittadini liguri verso altre regioni è un fenomeno complesso che evidenzia le criticità del nostro sistema sanitario regionale. I dati parlano chiaro: lunghe liste d’attesa, carenza di personale sanitario, percezione di una qualità inferiore dei servizi e limitazioni di budget nelle strutture accreditate locali spingono molti pazienti a cercare assistenza fuori regione.
Questo fenomeno ha conseguenze significative:
• Depauperamento delle strutture sanitarie locali: Le risorse seguono il paziente verso altre regioni, indebolendo ulteriormente il sistema sanitario ligure.
• Perdita di personale qualificato: I professionisti emigrano verso contesti più attrattivi, lasciando il territorio in difficoltà.
• Incremento delle disuguaglianze territoriali: La mobilità sanitaria accentua i divari, rendendo l’accesso alle cure meno equo.
Per le famiglie, le difficoltà sono altrettanto pesanti:
• Oneri logistici e finanziari: Trasporti, alloggi e altre spese rappresentano un peso significativo.
• Ripercussioni lavorative: Congedi e permessi penalizzano chi deve accompagnare i propri cari.
• Stress emotivo: Gestire la malattia lontano da casa aggrava l’ansia e il disagio.
In Liguria, una delle cause principali di questa situazione è legata al sistema di budget assegnato alle strutture sanitarie locali. Se una struttura ha esaurito il proprio budget, non può erogare ulteriori prestazioni, costringendo i cittadini a rivolgersi altrove, spesso in regioni che non applicano queste limitazioni.
Come possiamo invertire questa tendenza?
È fondamentale che la pubblica amministrazione mostri fiducia nelle aziende sanitarie private e accreditate che operano sul territorio ligure. Queste strutture, rappresentate da Confcommercio Salute, Sanità e Cura, sono un pilastro essenziale per garantire l’accesso alle cure.
Proposte per affrontare la crisi:
1. Garantire una pianificazione dei budget che consenta una continuità di prestazioni sanitarie durante tutto l’anno.
2. Investire nell’assunzione di personale sanitario per ridurre le liste d’attesa.
3. Potenziare la collaborazione pubblico-privato per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi.
4. Promuovere una comunicazione chiara e trasparente per contrastare la percezione di una qualità inferiore dei servizi locali.
Il tempo per agire è ora.
Chiediamo alla pubblica amministrazione di mettere in atto misure concrete e strutturali per sostenere le aziende sanitarie liguri e garantire ai cittadini un accesso equo e di qualità alle cure. La salute del nostro territorio dipende da questo impegno.
Noi di Confcommercio Salute, Sanità e Cura siamo pronti a fare la nostra parte, ma è necessario un dialogo costruttivo e una visione condivisa per il futuro.
Luca Pallavicini* - Presidente Nazionale di Confcommercio Salute Sanità e Cura
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