Cosa sarà mai successo tra il Pd, i suoi antenati recenti e la città genovese negli ultimi lustri, se è così difficile per questo partito e le forze che lo hanno costruito nel tempo trovare candidati vincenti. O semplicemente anche solo candidati. Siamo qui tutti in religiosa attesa di conoscere chi sarà lo sfidante di Bucci da quel fronte nel quale il Pd, ex Ds, ex Pds, se vogliano anche ex Margherita, ex Partito Popolare e se vogliamo ancora ex Pci ed ex Dc, più annessi e connessi, ha un ruolo preminente. Oggi, anno 2021, ancora più preminente.
Sindaco Bucci: "Se fossi il PD, chi candiderei? Me..." - LA PROVOCAZIONE
Bisogna tornare indietro al magico 2010 per trovare un Burlando svettante nelle elezioni regionali. E per le comunali bisogna risalire ancora più indietro, fino al 2007 della Marta Vincenzi. Dopo di allora solo sberle. Perchè fu una sberla anche quella che portò a Tursi Marco Doria, clamorosamente vincente nelle Primarie sulla stessa Marta e su Roberta Pinotti. Ma non è solo una questione di elezioni amministrative. Anche nelle politiche il declino delle candidature è costante e per molti versi un po’ choccante, se si pensa che i due leader di maggior peso politico parlamentare ligure oggi, e cioè Roberta Pinotti e Andrea Orlando, sono stati presentati ed eletti prudentemente fuori dai nostri confini. La candidatura ligure della ex ministra della Difesa nel collegio di casa si era infranta al punto da finire al terzo posto, dietro il candidato leghista e dietro quello dei 5 Stelle.
Il Sindaco Bucci: "Se vincerò vedrete questa Genova" - L'INTERVISTA
Leggere questo passato recente e misurare le difficoltà di oggi a estrarre dal cilindro (ma sarà poi un cilindro?) la candidatura anti Bucci è come continuare a scrivere lo stesso copione. Siamo ben lontani dall’epoca in cui un famoso dirigente del fu Pci, il simpatico Ubaldo Benvenuti, poteva licenziare l’allora sindaco uscente Adriano Sansa dicendogli: “ Noi siamo in grado di far eleggere sindaco il primo camionista che passa per strada!”. Come dire, scansati pure, che noi siamo tanto forti da imporre con successo la candidatura che vogliamo. Ora altro che camionista, con tutto il rispetto per la categoria che per quel che soffre in Liguria meriterebbe ben di più che un monumento. Non stanno trovando nessuno e il tempo passa e loro raccontano che prima viene il programma, e poi l’accordo con le altre forze della sinistra e prima veniva la discussione interna e prima ancora…….
Alla fine un nome salterà fuori e non sappiamo se c’è già, sgranando il rosario dei candidabili in ipotesi, che oramai è come una giaculatoria di quelle recitate rispondendo “ora pro nobis” come si fa in chiesa, che c’è giusto da pregare….E La Balzani, e il Cuocolo Lorenzo e lo Dello Strologo (che ha già giustamente detto di no) e magari il Vincenzo Roppo e la Annamaria Furlan che non si sa neppure se glielo hanno chiesto e il giovane avvocato Biolè, ultima entry con la Del Bonis. Che fatica per noi vecchi e giovani osservatori, ma soprattutto che fatica per chi ha ancora un po’ di passione per la politica seguire questa procedura di ricerca lenta, estenuante. Il distacco con la cosiddetta società civile è evidente e imbarazzante se si pensa che bisogna tornare a Beppe Pericu, anno 1997 per trovare un personaggio di quella società a mettersi a disposizione per candidarsi al Comune.
Oggi molti dicono: ci vorrebbe un Pericu 2.0, ma non lo trovano neppure cercandolo con il lanternino. E io aggiungo che andrebbe bene ancora Pericu 1, che malgrado gli anni passati è in forma come allora. Almeno Bucci, che si liscia barba e baffi nell’attesa e sogghigna quando sente dire dai suoi avversari che lui è finalmente contendibile, sarebbe impegnato a dovere. Intanto la domanda iniziale, che cosa è successo tra la Sinistra tout court e questa città, può trovare tante risposte. La crisi dei partiti, il loro svuotamento generazionale, le trasformazioni del tessuto sociale dopo quello economico, il crollo demografico….chi più ne ha più ne metta….
Ma siccome una elezione, una campagna elettorale, sono come la sintesi di tutto questo, vorremmo che l’attesa fosse un po’ più elettrizzante.