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Sono tra i protagonisti del film 'Follemente' di Paolo Genovese
3 minuti e 44 secondi di lettura
di Dario Vassallo

La nostra mente è un posto molto affollato con tante diverse personalità che devono convivere tra loro: razionali, romantiche, istintive, a volte sregolate. Ma chi comanda veramente? E’ lo spunto su cui si basa ‘FolleMente’ un film di Paolo Genovese che racconta la storia di un primo appuntamento, una commedia romantica dove entriamo nei pensieri dei due protagonisti per scoprire i meccanismi misteriosi che ci fanno agire, con le varie personalità che hanno voce e corpo e dunque discutono, litigano, gioiscono e si commuovono per cercare di avere il sopravvento e prendere la decisione finale. Un film interpretato da alcuni degli attori più noti del cinema italiano come Edoardo Leo, Pilar Fogliati, Claudio Santamaria, Claudia Pandolfi, Vittoria Puccini, Rocco Papaleo e Marco Giallini. Tra loro anche Maria Chiara Giannetta e Maurizio Lastrico che hanno incontrato il pubblico genovese.

Secondo me ci sono tanti modi di raccontare questo film. Voi come lo raccontereste?

Lastrico: “E' quello che ci accade nella testa quando incontriamo un'altra persona, i pensieri che vengono e vanno. E li raccontiamo come se fosse uno spettacolo teatrale”

Giannetta: “Diciamo che io non inviterei mai nessuno a casa per un primo appuntamento come fanno i protagonisti del film, forse lo inviterei al cinema. Magari proprio per vedere Follemente".

Interpretate una parte dei pensieri della coppia principale, Edoardo Leo e Pilar Fogliati. Giannetta rappresenta la parte più trasgressiva, più sregolata, più pazza, non è così?
“Ma è anche più imprevedibile e che ha più paura, che vuole rimanere radicata nella sua posizione, nella sua comfort zone, perché uscirne significa prendersi dei rischi. Alla fine però è la parte inaspettata a livello di emozioni, diciamo un pò più folle”.

Maurizio, tu rappresenti invece il nostro essere romantico e tenero.
“Sì sì, ho un alto grado di sensibilità. Però tutti noi abbiamo cercato, di al di là dell'interpretazione di un sentimento, di vedere che cosa quel tipo di sensibilità produceva scegliendo di creare veri e propri personaggi. E l'interessante di un romantico che agisce in questo periodo, che tutto è tranne che romantico, è raccontare questo tipo di difficoltà”.

'Follemente' affronta un tema che ci riguarda tutti perché ognuno di noi è passato più volte attraverso un 'primo appuntamento'...

Giannetta
“Credo sia il motivo per cui piace a tutti dal momento che abbiamo mille pensieri in testa, soprattutto in una condizione del genere, soprattutto al primo appuntamento. Quindi è un film che non ha età”.

Lastrico:
“Sono pensieri che ci vengono in mente anche dopo il primo appuntamento. Oddio, cosa faccio, cosa fa lei, cosa pensa? Insomma, parla delle nostre insicurezze, di un momento anche difficile, quello di creare coppie oggi, quando magari finisci per pensare: non sono più indipendente, lei mi snatura...”

Giannetta:
“Si, ti dici: forse perdo qualcosa, se ogni mattina vado in un determinato posto, stando con qualcuno devo cambiare le mie abitudini... In realtà non è così, è un film che cerca di accompagnarvi e vi dice: amate. È facile, non si perde niente, anzi si guadagna”.

Ma nei vostri primi appuntamenti avete avuto la testa così affollata?

Giannetta
“Assolutamente sì, tanto da arrivare ad un certo punto a smettere di pensare e agire con la prima cosa che mi passa per la testa perché alla fine è la cosa più giusta da fare”.

Lastrico
“Io al di là delle altre, ho dentro le mie personalità genovesi che mi dicono 'lascia perdere, che poi non pensi più al lavoro, molla lì tutto...' Anche adesso, mentre faccio l'intervista, ci sono voci dentro di me che suggeriscono: cerca di essere più compìto... No, sii più genovese, no, fai ancora in un altro modo... Figurati dunque cosa succede nei momenti dove c'è l'amore che scombina tutto”.

Chiara, cosa pensi di Genova, ora con 'Blanca' sei quasi diventata una nostra cittadina onoraria?

“La adoro, Genova: è una città che ha un'enorme accoglienza, ogni volta che devo venire qui non vedo l'ora: mi piace l'atmosfera, la personalità forte che ha e ci sto bene. Il successo di 'Blanca' secondo me si deve al fatto che siamo riusciti a incarnare in qualche maniera quella che è proprio la sua essenza e la gente ci si riconosce”.

Lastrico:
“Da genovese e da spettatore posso aggiungere che Genova si vede in una maniera non convenzionale, non da cartolina. Ci sono tanti luoghi, periferici o meno, che raramente sono mai stati considerati. Insomma, viene fuori la pluralità della città”.

 

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