GENOVA-Torneranno a casa nel Mugello i due quadri ritrovati dai carabinieri di Genova nel 2019 dopo essere stati rubati nel 2000 dalla Badia di Santa Maria a Vigesimo in Barberino del Mugello.
I controlli effettuati dai militari del Reparto specializzato dell'Arma sulla "Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti" gestita dal Comando Tpc, la più grande Banca dati di settore esistente al mondo per quantità di immagini e dati informatizzati, hanno confermato la corrispondenza dei beni in vendita con le due opere.
L’attività d’indagine dei Carabinieri, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova, ha consentito di identificare, quale mandante a vendere dei dipinti, un uomo residente in provincia di Torino e, conseguentemente, di appurare che l’uomo, nell’autunno del 2002, aveva acquistato legittimamente le opere da un antiquario torinese, deceduto poi nel 2009, che le aveva poste in vendita attraverso una casa d’aste del capoluogo piemontese. Il dettagliato quadro probatorio fornito dai Carabinieri all’Autorità Giudiziaria ligure ha, infine, determinato l’emissione del provvedimento di dissequestro e di restituzione delle due opere a favore dell’Arcidiocesi di Firenze.
Dopo ventidue anni i due dipinti ritorneranno finalmente nel Mugello, per essere restituiti al culto e alla fede popolare. Ricordiamo che nel 2019, in occasione del terremoto, proprio dalla Badia di Vigesimo erano stati recuperati e messi in salvo molti importantissimi beni, grazie all’immediato intervento della Soprintendenza fiorentina e dei Carabinieri Tpc.