GENOVA -"Ora ho solo voglia di riabbracciare le mie tre figlie".
Sono le prime parole che ha detto alla notizia che il giudice aveva deciso la sua scarcerazione e poteva torna in libertà.
Adrian Diac, 53 anni, è il marito di Cristina, la donna trovata morta sabato scorso in un lago di sangue in un'abitazione tugurio di via Orgiero, a Sampierdarena, che sembrava un mattatoio.
Fermato lo stesso giorno dalla polizia per maltrattamenti della compagna, l'uomo è stato indagato a piede libero anche per l'omicidio, nonostante lui negasse di aver aggredito Cristina.
All'udienza di convalida del fermo il Gip Milena Catalano ha deciso che poteva tornare libero.
Decisivo per alleggerire la posizione di Adrian è stato il risultato dell'autopsia che ha stabilito che la morte era stata causata da un'emorragia correlata alla grave forma di cirrosi epatica di cui soffriva Cristina.
Con la libertà Adrian tornerà a fare i conti con una vita difficile ora segnata dalla drammatica morte della moglie, la donna della sua vita e mamma delle tre figlie, e che lui forse poteva salvare, ma che invece, per ignoranza e chissà cos'altro, ha lasciato morire giorno dopo giorno nonostante le gravi condizioni in cui versava.
Storia da sempre travagliata e di grande miseria quella di Adrian e Cristina, come ha raccontato il legale dell'uomo, l'avvocato Antonella Carpi: i due avevano cercato fortuna in Italia lasciandosi alle spalle la loro prima vita in Romania e le tre figlie.
Adrian a Genova aveva anche trovato un buon lavoro, da saldatore in un'impresa in sub appalto della Fincantieri di Sestri ponente. Ma questo non l'ha messo a riparo dalle difficoltà della vita, complicata e dalla vizio di bere alcolici.
Perchè quando beve Adrian diventa cattivo, e più volte aveva picchiato Cristina, come era capitato tre anni fa quando la moglie per le botte era finita in ospedale.
L'uomo era stato denunciato e rinviato a giudizio. Nonostante questo Cristina era rimasta accanto a lui, come fanno tante donne che sembrano votate al martirio, al fianco del marito padrone sino alla fine, sino a sabato, quando è stata trovata agonizzante in un chiazza di sangue e lui non ha saputo spiegare perchè ha chiesto aiuto ai medici del 112 quando era troppo tardi.