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Cronaca

Il caso della scuola Duca degli Abruzzi: dopo il presidio davanti al provveditorato giovedì 14 luglio assemblea pubblica alla Casa Gavoglio del Lagaccio.
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di Michele Varì

GENOVA -Al Lagaccio la scuola Duca degli Abruzzi il prossimo anno scolastico avrà una classe prima formata da 24 bambini di cui 7 con certificazione 104, ossia con disabilità. Troppi, per garantire una didattica adeguata agli alunni e un aiuto ai bambini con più difficoltà.

Per questo i genitori, i docenti e il personale Ata (i bidelli) dopo avere chiesto un intervento al dirigenti dell'Ufficio regionale scolastico per ottenesse almeno un'altra classe prima per dividere il gruppo e creare una situazione più adeguata, hanno indetto tramite Usb (Unione sindacale di base) un'assemblea pubblica fissata per giovedì prossimo alle 18.30 a Casa Gavoglio, in via Lagaccio 41.

"Siamo stati costretti a chiedere l'assemblea pubblica - spiegano i portavoce di Usb - dopo la risposta a nostro avviso vergognosa dell'Ufficio Scolastico Regionale che ci ha sollecitato a chiedere alle famiglie dei bambini con certificazione di spostarsi in altre scuole".

"A nulla è servito - prosegue Usb - il tentativo di far notare che un percorso scolastico con i compagni della scuola dell'infanzia, la vicinanza a casa e il mantenimento di reti di relazioni per le famiglie fossero aspetti centrali e determinanti per una miglior qualità della vita. Dopo il rifiuto delle famiglie di spostare i propri figli, l'Ufficio scolastico regionale ha nuovamente proposto, come aveva fatto nei mesi precedenti, di utilizzare personale interno alla scuola per formare un altro gruppo togliendo queste risorse a tutte le sedi della scuola primaria. È indecente che lo Stato risparmi sulla pelle dei bambini".

L'assemblea al Lagaccio arriva dopo il primo presidio davanti al provveditorato di Genova che docenti, Ata e genitori hanno svolto la mattina dello scorso 27 giugno: in quell'occasione il provveditore Clavarino rispondendo a Primocanale aveva detto che il dirigente della scuola si stava adoperando per risolvere il problema dei troppi bambini con la 104. Una soluzione, a quanto pare, non ancora trovata, e a cui a quanto pare dovrà essere individuata proprio dall'Ufficio Regionale Scolastico.



"Per rendere la scuola migliore sono necessari maggiori investimenti - rincarano i sindacalisti di Usb in un lungo comunicato -  per poter aumentare l'organico e poter creare contesti nei quali sia davvero possibile prestare attenzione alle specificità di ogni bambino e ogni bambina che fra l'altro sono fortemente segnati da questi due anni di pandemia. Occorre - conclude Usb - che gli Uffici Scolastici Regionale e Territoriale forniscono alla scuola Lagaccio il personale docente e Ata necessario ad aprire un'altra classe prima, che il governo smetta di tagliare sul futuro dei nostri bambini e ragazzi e che si assicuri a tutti una scuola pubblica di qualità, sicura e accessibile".

"Ad aprile - ricorda Usb - l'Italia si è impegnata ad aumentare al 2% del pil le spese militari per allinearsi agli altri paesi della Nato: si parla di 12 miliardi in più all'anno, 104 milioni al giorno. La maggior parte di questi fondi è destinata agli armamenti. Parallelamente, nonostante le promesse di Draghi, gli investimenti per la scuola e per l'istruzione sono scesi di mezzo punto nel Pil. La motivazione è data dal fatto che stiamo vivendo una fase di calo demografico e quindi è necessario per il governo investire meno nella scuola. La riduzione della popolazione scolastica sarebbe potuta essere un'occasione per ridurre le classi pollaio e creare ambienti scolastici più adeguati per l'apprendimento come da tempo viene sbandierato".

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