GENOVA - Paura a Marassi dove ancora una volta un detenuto ha aggredito un poliziotto penitenziario. A denunciarlo è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che per voce del Segretario nazionale della Liguria Michele Lorenzo: "Si tratta dello stesso detenuto che pochi giorni fa si era reso artefice di altre analoghe aggressioni, sia verso detenuti che verso il personale della Polizia Penitenziaria. Mi domando allora perché questi detenuti rimangono in carcere invece di essere inviati in appositi centri di cura, perché ci si perde nei meandri della burocrazia invece di tastare la realtà penitenziaria in Liguria ormai degenerata, privata del carcere di Savona e del Provveditorato regionale di Genova".
Il giovane carcerato, con evidenti problemi psichiatrici, sarebbe riuscito a entrare nella stanza in cui si trovava il poliziotto per poi colpirlo con un pugno. La situazione è stata controllata dall'arrivo di altri operatori che hanno bloccato il giovane italiano. Il carcere di Marassi oggi tocca il record di 713 detenuti presenti a fronte di una capienza di 519 posti.
Ovviamente la carenza di organico della polizia penitenziaria, stimata in poco più di 60 unità, incide sulla gestione dei detenuti. "Con questa realtà genovese", continua Lorenzo, "c’è ancora qualcuno che crede alla favola della rieducazione, senza personale, senza un sistema penitenziario strutturato per il percorso rieducativo e trattamentale? Nel frattempo, l’unica cosa certa sono gli eventi critici e i danni subiti dalla Polizia Penitenziaria".