CUNEO - Evasione lampo dal carcere di Cuneo per Daniele Bedini, il falegname 32enne di Carrara accusato indagato per gli omicidi di Nevila Pjetri e Carlo Bertolotti detto Camilla avvenuti poco più di un mese fa a Sarzana
L'uomo è fuggito dal carcere di Cerialdo, ma è stato catturato in appena mezz'ora grazie all'abilità della polizia penitenziaria e dei carabinieri.
Il 32enne aveva già tentato di evadere dal carcere di La Spezia e per questo motivo era stato trasferito a Cuneo, è stato bloccato alla stazione, a bordo di un treno in partenza per Fossano. Ricondotto in cella, si trova ora in regime di massima sorveglianza, guardato a vista.
"Parliamo di un detenuto - spiega il Sappe, sindacato autonomo della polizia penitenziaria - che anche a Spezia aveva tentato di evadere e proprio per questo era stato trasferito al carcere di Cuneo. Ottimo intervento della polizia penitenziaria, che ha evidenziato la professionalità e il senso del dovere con cui espleta il suo servizio" commenta il segretario generale Donato Capece, che torna a sottolineare le criticità delle carceri italiane: "Ancora non è chiara la dinamica, pare fosse al campo e abbia scavalcato la recinzione. Nei 200 penitenziari del Paese l'affollamento nelle celle -prosegue - resta significativamente alto rispetto ai posti letto reali, quelli davvero disponibili. Un problema è la mancanza di lavoro, che fa stare nell'apatia i detenuti. Un altro è l'assenza di provvedimenti concreti verso chi infrange le regole all'interno dei penitenziari. Ma va evidenziato anche -conclude - che l'organico di polizia penitenziaria è sotto di 7mila unità e che il carcere non può continuare con l'esclusiva concezione custodiale che lo ha caratterizzato fino ad oggi".
IL COMMENTO
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