TIGULLIO - Ben 15 furti con la famigerata tecnica del "vol à la portière", usando finestrini abbassati o portiere non chiuse dall'interno per rubare telefoni e portafogli dai cruscotti delle auto.
Si è conclusa con un arresto la lunga indagine dei carabinieri di Recco: si tratta di un 42enne genovese ora residente nel comune di Avegno. Sarebbe lui il colpevole di ben quindici episodi di furti con la tecnica francese. Tra le vittime dell'uomo decine di automobilisti distrattati dalla routine quotidiana, ma non solo.
Le attenzioni del ladro erano soprattutto indirizzate ai soggetti più fragili, in modo particolare donne anziane, soprattutto se sole alla guida. In molti casi l'uomo, insieme a un compagno, si spostava in motorino, sempre rubato, e attendeva di essere fermo a un semaforo rosso o in sosta: a quel punto rubava dall'abitacolo telefoni cellulari, portafogli e borsette, utilizzando un finestrino abbassato o aprendo "al volo" una portiera non chiusa dall'interno.
Quando non riusciva a rubare "in corsa", l'uomo aspettava che l'auto della vittima venisse parcheggiata. A quel punto spaccava i finestrini e rubava.
La refurtiva veniva quindi rapidamente venduta al migliore offerente per ricavarne quanto prima le somme di denaro necessarie all'acquisto di droga, quotidianamente assunta dall'uomo, da tempo affetto da una grave forma di dipendenza.
Ulteriori accertamenti sono tuttora in corso al fine di verificare possibili collegamenti con altri analoghi episodi verificatesi in provincia di Genova, anche al fine dell'individuazione del presunto complice del malfattore, da oggi ristretto presso la casa circondariale di Marassi.