GENOVA - Tra i mezzi che viaggiavano sul ponte Morandi quel tragico 14 agosto del 2018 non c'erano solo le 43 vittime, ma anche un camion frigo carico di hashish che 'ndrangheta e camorra cercarono di recuperare.
È quanto è emerso dalle pagine dell'ordinanza dell'operazione "Blu notte" della Dda di Reggio Calabria che ha portato all'arresto di 47 persone e 93 indagati in tutto. Sono indagati, a vario titolo, per associazione mafiosa, concorso esterno, porto e detenzione di armi comuni e da guerra, estorsioni, usura e danneggiamenti aggravati dalle finalità mafiose, riciclaggio e autoriciclaggio, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.
L'indagine reggina è stata svolta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Gioia Tauro tra il settembre 2019 e l'agosto 2020 nei confronti di elementi di spicco della cosca Bellocco.
La notizia sarebbe arrivata durante le intercettazioni di alcune telefonate, datate al 2020, tra due indagati che stavano appunto parlando di alcuni video del crollo. "Al primo pilone che cade, nel secondo c'è questo camion giallo... Lo vedi benissimo...". I due parlano di 900 chili di fumo "da fottere ai neri" da cui li avevano comprati e a cui avevano detto di averli persi, appunto, nel crollo. Gli indagati parlano anche di recuperare il camion tramite agganci nel mondo del recupero dei rottami: una volta recuperata la droga sarebbe stata divisa a metà tra i due interlocutori.