"La settimana scorsa abbiamo contato circa 50 arrivi in totale, solo l'altro ieri (lunedì n.d.r.) 174 di cui 51 sono famiglie e 20 sono minori non accompagnati. Le famiglie sono quasi tutte composte da mamme e bambini senza uomini. Tutti 174 provengono o dalla Costa d'Avorio o dalla Guinea".
E' il bilancio sulla questione immigrazione/ accoglienza stilato da Cristian Papini, direttore Caritas Ventimiglia, che non nasconde preoccupazione. "Nel mese di gennaio - precisa - non abbiamo mai avuto un'affluenza del genere per motivi prevalentemente legati al freddo e alle condizioni del mare. Questo numero importante mi preoccupa soprattutto pensando a quello che potrebbe succedere con l'arrivo delle temperature più miti. In questo momento, fortunatamente, riusciamo ancora a gestire mamme e bambini ma...siamo al completo".
La struttura di accoglienza di via Lascaris, gestita da Caritas, che garantisce cibo, ma soprattutto un letto e un tetto in via prioritaria a mamme e bambini , è soggetta, come confermato da Papini , ad un turn over dopo 4 giorni di ospitalità e - aggiunge il responsabile dell'associazione - dovesse aumentare ulteriormente il numero di arrivi saremo costretti a far uscire dall'immobile un numero equivalente . Il che - prosegue - è sempre difficile da attuare. Fuori fa freddo e, il solo immaginare queste persone, soprattutto bimbi di 3, 4 anni, dormire in ricoveri di fortuna fa gelare il sangue".
Papini non perde l'occasione per rinnovare l'appello a riaprire, quanto prima, un centro di accoglienza capace di dare delle riposte in ambito sanitario, psicologico e umanitario. "Questa è la situazione, inutile girarci intorno".
A pochi chilometri di distanza proseguono invece, senza sosta, i respingimenti di migranti da parte della polizia francese 'documentati' dal continuo via vai dei furgoni con i vetri oscurati e sirene e dalla code che si formano in autostrada e ai valici di frontiera".