Vai all'articolo sul sito completo

Cronaca

La questione è scoppiata al momento della richiesta di oltre 1 milione di euro di risarcimento presentata al tribunale civile di Arezzo dai genitori della ragazza, che morì il 3 agosto 2011 cadendo dal balcone della stanza dei due aretini
1 minuto e 48 secondi di lettura
di Redazione

AREZZO - I difensori di Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, i due aretini condannati a 3 anni per la tentata violenza sessuale alla studentessa genovese Martina Rossi, che nel fatto morì precipitando da un hotel in Spagna, citano in una causa civile la catena alberghiera di Sant'Ana di Palma di Maiorca.

La questione è scoppiata al momento della richiesta di oltre 1 milione di euro di risarcimento presentata al tribunale civile di Arezzo dai genitori della ragazza, che morì il 3 agosto 2011 cadendo dal balcone della stanza dei due aretini. Per la sentenza di condanna, Martina stava sfuggendo a un tentativo di violenza da parte dei due giovani.

Martina Rossi, dichiararono falso: dovranno incontrare i genitori - IL FATTO

"Ma i nostri assistiti - spiegano gli avvocati Tiberio Baroni e Stefano Buricchi - sono stati giudicati per il tentativo di violenza e non sulla morte. A questo punto, dal momento che non c'è un giudicato, occorre ricostruire i fatti e capire se l'hotel avesse i requisiti necessari di sicurezza tali da impedire la caduta di Martina o di qualsiasi altro ospite, vuoi per malore, vuoi per sfuggire da qualcosa, vuoi per suicidarsi. Va stabilito, insomma, se il balcone fosse o meno a norma".

In questi mesi i legali lavoreranno alla citazione in giudizio in sede civile della catena alberghiera di cui fa parte l'albergo di Palma de Maiorca che dovrà presentarsi come parte convenuta all'udienza del prossimo 19 settembre in tribunale ad Arezzo. Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, invece, stanno scontando la condanna in regime di semilibertà. 

Omicidio Martina Rossi, 280 ore di volontariato per i ragazzi che dichiararono il falso - IL CASO

Sulla morte della studentessa genovese Albertoni e Vanneschi non hanno un giudicato e dunque, come spiega l'avvocato difensore Tiberio Baroni, occorrerà ricostruire l'aspetto legato al balcone "come durante il processo penale abbiamo cercato di fare". C'è da capire "se la balaustra fosse a norma e in grado di impedire qualsiasi caduta al di là delle cause di essa". Il lavoro di contatti con la Spagna è già iniziato, così come quello della raccolta di elementi che dovranno fare da corollario alla questione. E non è esclusa la necessità di dare l'incarico per nuove perizie.

ARTICOLI CORRELATI

Martedì 13 Dicembre 2022

Martina Rossi, dichiararono falso: dovranno incontrare i genitori

È la decisione del tribunale nei confronti di Federico Biasetti ed Enrico D'Antonio, i due amici accusati di falsa testimonianza durante le indagini per l'omicidio di Martina Rossi, la 20enne caduta da un balcone a Palma di Maiorca mentre fuggiva da uno stupro
Sabato 08 Ottobre 2022

Martina Rossi, Albertoni e Vanneschi in semilibertà. Papà vittima: "E' un mezzo premio non meritato"

Undici anni dopo giustizia è fatta per i familiari della studentessa genovese morta a Palma di Maiorca il 3 agosto 2011
Giovedì 08 Settembre 2022

Martina Rossi, ritirato il premio Coni al suo persecutore

Il comitato premia Alessandro Albertoni per un successo nel motocross e dopo poche ore lo ritira, le proteste dei genitori di Martina
Giovedì 27 Luglio 2023

Archivio storico di Primocanale, 2011: in Spagna l'omicidio di Martina Rossi

Una tremenda pagina di cronaca avvenuta undici anni fa. Il 3 agosto 2011 Martina Rossi, 23 anni, precipitava da un balcone al sesto piano dell'hotel 'Santa Ana' di Palma di Maiorca sul bordo della piscina sottostante morendo sul colpo. Alla fine di un'indagine più che superficiale condotta dalla pol