LA SPEZIA - Alla Rems di Calice Cornoviglio si lavora per apportare misure migliorative come il potenziamento della videosorveglianza, i sistemi antiscavalco della recinzione interna, l'ampliamento del servizio di guardianaggio e l'apertura delle porte a codici con badge.
Si tratta della struttura di Asl5 in cui potrebbe essere trasferito Luca Delfino, l'uomo che nel 2007 aveva ucciso a Sanremo l'ex compagna Antonella Multari. Nei giorni scorsi la struttura ha ricevuto la visita del garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Liguria, Doriano Saracino. Il garante ha incontrato il direttore generale di Asl5 Paolo Cavagnaro, la direttrice sociosanitaria Simonetta Lucarini, la responsabile coordinatrice funzionale Elisabetta Olivieri, parlando anche con ospiti e personale.
"Ringrazio il dottor Saracino per questa visita: la sua presenza è stata molto importante per i pazienti e ha offerto agli operatori la possibilità di un riscontro rispetto al lavoro che stanno svolgendo con queste persone - ha sottolineato Paolo Cavagnaro -. Il mio grazie va anche all'equipe sanitaria che qui opera con grande impegno e professionalità nel prendere in carico i pazienti al fine di stabilizzarli dal punto di vista clinico e riavvicinarli poi al territorio di origine in tempi relativamente contenuti come dimostrano i dati".
La Rems era stata inaugurata il 9 giugno dello scorso anno e attivata dal 4 luglio. Può ospitare fino a 21 pazienti sottoposti a misure detentive perché socialmente pericolosi e incapaci di intendere e volere nel momento della commissione del reato. I detenuti sono seguiti da 14 infermieri turnisti e un coordinatore infermieristico, 12 oss, 4 educatori, uno psicologo, un assistente sociale, 4 psichiatri. Ai fini della sicurezza, è stato elaborato un protocollo tra Asl, Regione e Prefettura per le modalità di intervento in caso di necessità.