CAMOGLI - Una famiglia di cinghiali è stata uccisa dalle guardie regionali sulla celebre spiaggia di San Fruttuoso di Camogli (Genova), gioiello naturalistico, cultuale e turistico del Parco di Portofino, nell'ambito di un piano avviato da mesi per ridurre il numero di ungulati e i rischi per la popolazione.
L'associazione ambientalista Aidda ha protestato per le uccisioni ma le autorità replicano che da tempo a Genova e in tante altre zone della Liguria è in atto una invasione di cinghiali e sono in grande aumento i casi in cui hanno attaccato le persone e causato gravi incidenti stradali.
Il Comune di Camogli ha fatto sapere di non essere stato a conoscenza dell'intervento del personale preposto di Regione Liguria ma ha confermato che la presenza dei cinghiali in spiaggia stava diventando problematica: i turisti spesso nutrivano gli animali ma molti villeggianti erano infastiditi e uno di questi la settimana scorsa ha morsicato un bambino.
L'intervento a San Fruttuoso era previsto venerdì nell'ambito del piano di contrasto anche della peste suina. L'abbattimento è avvenuto all'alba ma ha suscitato sorpresa nel piccolo borgo, celebre anche perchè si raggiunge solo a piedi o via mare, perché qualcuno ha trovato tracce di sangue per terra. Nei piani delle guardie gli abbattimenti sono eseguiti spesso con l'uso di armi silenziate.
Negli ultimi mesi l'allarme cinghiali è cresciuto soprattutto a Genova dove la scorsa settimana una donna è finita all'ospedale con una grave ferita a una gamba dopo una aggressione. Gli ungulati hanno anche provocato diversi incidenti stradali. In due casi, in Corso Europa, grande arteria di comunicazione dal levante al centro città, due motociclisti sono finiti all'ospedale con diversi traumi dopo che un branco di cinghiali ha attraversato la strada di notte facendoli cadere a terra.
(foto d'archivio)