GENOVA - Dopo avere scontato la pena di 16 anni e 8 mesi per l'uccisione a Sanremo della sua ex compagna Antonella Multari, il killer il il 28 luglio, fra pochi giorni, lascerà il carcere della Spezia e sarà trasferito nella Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza di via Fedelini, sulle alture di Pra', qui rimarrà almeno sei anni e mezzo e comunque non prima di essere non più definito socialmente pericoloso.
L'arrivo di Delfino allarma gli abitanti che vivono attorno alla struttura sanitaria per detenuti con problemi psichiatrici, che chiedono un urgente incontro con i gestori della Rems: "Ci hanno detto che dopo le "evasioni" degli anni passati ora i ricoverati non potranno più scappare - spiega Fabio, il portavoce dei residenti - vogliamo allora sapere che misure sono state adottate per impedire ai reclusi di allontanarsi, non vogliamo trovarci Luca Delfino nel giardino di casa".
La direzione sanitaria della Rems nei giorni scorsi ha riferito a Primocanale di avere installato reti più adeguate per evitare che vengano scavalcate le recinzioni e di avere aggiunto agli operatori anche una guardia giurata, un esperto di arti marziali che pur non armato, come prescrivono le normative, è preparato per impedire eventuali aggressioni o tentativi di fughe.
L'avvocato di Delfino Riccardo Lamonaca garantisce agli abitanti di Pra' che il suo assistito non fuggirà della struttura: "Non è l'Uomo Ragno, né Vallanzasca, state tranquilli, lui è sempre stato un detenuto modello e ora sta vivendo questi giorni con ansia e trepidazione perché dopo tanti anni andrà in una struttura meno opprimente di un carcere. Per lui questa è anche un'occasione per sperare di tornare in libertà, un'occasione che non vuole gettare al vento".