" E' dal 2015 che a Ventimiglia il flusso migratorio è costante a causa della decisione unilaterale della Francia di chiudere le frontiere, nel silenzio dell'Europa. I nostri governi stanno cercando delle soluzioni per risolvere la problematica del confine di Ventimiglia e, come nuova amministrazione, stiamo sviluppando delle forme di prima assistenza". Così il sindaco della città di confine Flavio Di Muro in materia di migranti. Un problema che affligge la città da anni, amplificato dalla chiusura del centro Roja: l'area attrezzata, periferica gestita dalla Croce Rossa dove centinaia di migranti trovavano un tetto sotto cui dormire, cure e visite sanitarie.
Di Muro, nell'elencare i servizi messi in atto dalla sua amministrazione per cercare di garantire quanto possibile il servizio di prima assistenza per i migranti richiedenti asilo, per i bambini e per i nuclei familiari, non perde però l'occasione per stringere la morsa verso tutti quei migranti che alimentano i disagi ai residenti, già provati da questa situazione.
"Siamo repressivi con quei fenomeni che non vogliamo più tollerare quali l'ubriachezza molesta, gente che va in giro a sputare, urinare , defecare come accaduto nel cimitero. Tolleranza zero. Stiamo adottando tutte le azioni necessarie per garantire più sicurezza a Ventimiglia che, come città di confine, resta una realtà difficile da gestire ma faremo il possibile per migliorare la convivenza tra migranti e residenti"