A Ventimiglia, a pochi metri dalla sede della Caritas, ha finalmente aperto la porta il primo punto di assistenza diffuso ( P.A.D.) dedicato ai migranti considerati fragili ovvero donne, mamme e bambini.
Il locale, ristrutturato, può ospitare un massimo di 20 persone alla volta, alle quali è consentita la permanenza per quattro giorni.
La presenza di un PAD nella città di confine, la si può definire un primo risultato concreto della collaborazione tra la Città, la Prefettura di Imperia e l'associazione di volontariato nonostante quest'ultima continui ad insistere sulla necessità di riaprire un centro di transito come quello l'ex parco Roja gestito dalla Croce Rossa.
"Come da disposizioni - spiega Christian Papini responsabile Caritas Ventimiglia - questo PAD è dedicato alle donne, alle mamme, ai bambini ma non agli uomini e ai minori non accompagnati costretti a trascorrere la notte in rifugi di fortuna e, molto spesso, a cielo aperto. L'unico modo per poter dare un'ulteriore mano, anche sotto l'aspetto umanitario, sarebbe quello di riaprire un centro di transito o altri PAD ma più grandi. A Ventimiglia la situazione è delicata e difficile da gestire.