VENTIMIGLIA - Continua la tensione a Ventimiglia per il flusso migratorio evidentemente mal gestito a livello europeo. Aumentano considerevolmente le presenze, i respingimenti da parte della Francia, gli accessi al Pad ( punto di assistenza diffuso) e, non meno importante, la rabbia dei residenti: in primis quella del sindaco Flavio Di Muro che punta il dito contro l'Unione Europea.
"Capisco tutto - ha dichiarato il primo cittadino - anche il comportamento di Francia e Germania ma, non accetto che Ventimiglia paghi un prezzo così caro. Non possiamo farci carico del flusso migratorio dell'intero Mediterraneo".
In questi giorni, i numeri della città di confine parlano chiaro: più di 150 respingimenti al giorno , 260 accessi in Caritas, 20 ospiti ( nuclei familiari) all'interno del punto di assistenza diffuso ( Pad), 400 migranti in città tra cui un numero elevato di minori non accompagnati.
"Cifre importanti - conferma Christian Papini responsabile Caritas - che non accennano a diminuire, anzi. Facciamo il possibile, di più non si può. Ho ribadito l'importanza di un centro di transito o dell'aumento di punti di assistenza diffusi: un solo PAD, con questi numeri, fa poco. Preoccupa l'aumento di minori non accompagnati ai quali, come noto, non possiamo dare un tetto sotto cui dormire".
Di poche ore fa, intanto, l'annuncio del ministro francese sul potenziamento di forze dell'ordine al confine per evitare l'ingresso ai migranti: una colonna di furgoni di polizia e gendarmi ha infatti raggiunto il confine con Ventimiglia. Molto probabilmente, non saranno piazzati alle frontiere di San Ludovico e San Luigi ( anche per un discorso mediatico) ma sulle alture, all'uscita del cosiddetto "passo della morte" ( il sentiero tra le montagne che dalla Mortola conduce a Mentone) e, in borghese, sui treni e lungo le vie delle cittadine limitrofe al confine di Stato.