GENOVA-Appena è sceso dalla motovedetta e ha toccato terra è partito un applauso, non una standing ovation, anche perchè di persone ce n'erano pochine, ma consensi sparsi qua e là per il premier banchiere giunto al Porto Antico di Genova prima per raggiungere palazzo San Giorgio dove ha incontrato imprenditori e amministratori della città e del porto.
Non sono mancati i contestatori, in minoranza, come i due giovani no green pass, che gli urlano "vergogna", e poi un trentenne originario della Lombardia che urla "assassino" con tanto di lancio di bucce di arance appena l'auto con a bordo Draghi allontanata dal porto antico. Più che un'aggressione un gesto dimostrativo: l'uomo, originario di Cantù ma residente a Sanremo, bloccato, finisce in questura e alla fine viene denunciato per vilipendio all'autorità dello Stato con tanto di foglio di via e divieto di di ritorno a Genova per un anno.
Questi sono stati gli unici momenti di tensione, perché i genovesi seduti sulle panchine del porto Antico invece sembrano gradire l'arrivo di super Mario: "Grande presidente" dice il pensionato di Oregina, "sono d'accordo con quanto sta facendo" dice una donna che sta leggendo un romanzo di King, "si era visto subito che era destinato a fare grandi cose, uno preciso" aggiunge un uomo in vacanza a Genova con un amico e che Draghi l'ha avuto come datore di lavoro nella banca d'Italia di Roma.
La politica di Draghi soddisfa anche a due pensionati di Castelletto che sono all'Expo per fare una passeggiata all'aperto, "siamo qui per caso, ma lo abbiamo visto quando è sceso dalla motovedetta...".