"E' cosa ormai nota che i migranti tentino di oltrepassare il confine anche nascondendosi all'interno dei camion all'autoporto o nelle piazzole di sosta ed è altresì noto che i camionisti controllino i loro mezzi per contrastare questo fenomeno ma l'episodio , o meglio, il gesto del camionista in questione va condannato perché disumano".
Non usa mezzi termini, come del resto è nel suo stile, Antonio Suetta vescovo della diocesi di Ventimiglia - Sanremo nel commentare l'episodio accaduto all'autoporto di Ventimiglia dove un camionista ha preso a cinghiate un gruppo di giovani migranti che si erano nascoste all'interno del suo camion nel tentativo di raggiungere la Francia.
"Capisco il nervosismo ma - ribadisce -le persone non si prendono a frustate." Suetta invita i paesi dell'Unione Europea ad intraprendere, per quanto concerne il fenomeno dell'immigrazione, una strada comune al fine di evitare situazioni differenti a seconda del territorio. "Ma questo - precisa - è comunque un aspetto marginale rispetto ad un problema ben più grande ovvero quello delle immigrazioni. " E' fondamentale redigere un piano per accogliere, nei limiti delle possibilità del continente europeo, coloro che bussano alla porta.
C'è chi sfugge da situazioni gravi, e deve avere la precedenza e chi invece vuole cercare soluzione migliori di vita. In quest'ultimo caso credo che una giusta politica debba prevedere un aiuto e concreto ai Paesi più poveri affinché i cittadini non siano costretti ad emigrare. Emigrare - conclude - è un diritto ma essere costretti ad emigrare è una gravissima ingiustizia."
Nel frattempo il questore di Imperia, Andrea Nicola Lo Iacono, ha attivato a livello internazionale le ricerche del camionista di nazionalità bulgara mentre il Prefetto Valerio Massimo Romeo, oltre a rafforzare i controlli sul territorio con particolare attenzione ai 'passeur', ha chiesto alla Concessioni del Tirreno Spa ( gestore dell'autoporto di Ventimiglia) di installare un sistema di videosorveglianza collegato alle forze dell'ordine.