GENOVA - È iniziata una seconda fase della vita, negli ultimi tre mesi, dell'imprenditore genovese Aldo Spinelli, dopo che il tribunale ha accolto l'istanza di revoca dei domiciliari. La decisione è stata ratificata dalla gip Paola Faggioni. Spinelli era stato arrestato lo scorso 7 maggio nell'ambito della maxi inchiesta che si è abbattuta su Regione Liguria e che aveva portato ai domiciliari anche l'oramai ex presidente Giovanni Toti e l'ex n.1 del porto Paolo Emilio Signorini (prima in carcere e poi trasferito in una casa del centro ndr). Per Aldo Spinelli l'ultimo passaggio, per lui decisivo, è stato quello di cedere al figlio Roberto tutte le sue quote. Già da oggi, martedì 6 agosto, è iniziata la rincorsa dei legali Alessandro Vaccaro e Andrea Vernazza per preparare la difesa di Sciò Aldo.
Avvocato Vaccaro, come sta Aldo Spinelli? Ha preso positivamente la revoca dei domiciliari comunicata nella giornata di ieri?
Per la precisione si tratta della sostituzione degli arresti domiciliari con l'interdittiva per svolgere le attività dirigenziali. Spinelli ha passato un periodo molto molto brutto, ieri era un po' più tranquillo perché la notifica lo ha risollevato, anche se era affaticato. Ora inizierà il lavoro vero però, perché per il giudizio immediato dobbiamo studiare tutte le carte.
Quali saranno le tappe che porteranno al 5 novembre? Giornata in cui - lo ricordiamo - inizierà il processo che vede imputati Spinelli, Toti e Signorini.
Già questa settimana faremo la richiesta delle copie degli atti, anche se ci sarà il problema delle intercettazioni perché sono numerosissime e studiarle tutte non sarà facile, ma bisogna arrivare al 5 novembre preparati. Non perdiamo tempo e da oggi andremo a ordinare le copie, poi sulle intercettazioni vedremo come muoverci.
La richiesta di giudizio immediato è stata accolta da Giovanni Toti e anche da parte vostra. Questo - tradotto - significa che non avete paura di affrontare il processo?
Noi siamo pronti assolutamente e lo eravamo già prima, se andiamo a vedere le intercettazioni i fatti sono chiari. La procura ne ha dato un'interpretazione, noi ne diamo un'altra ma riusciremo a dibattimento a dimostrare - come diceva ieri Spinelli - che ogni singolo passaggio era regolare e non come ritenuto dalla pubblica accusa colpevole.
Quali sono i tempi rispetto al processo che partirà a novembre?
I tempi del processo dipenderanno dal collegio, quante udienza faremo a settimana. Già la pubblica accusa ha indicato 35 testimoni, l'esame e il controesame di un testimone può durare parecchio. A questi si aggiungerà l'esame degli imputati che daranno una loro previsione. Dal 5 novembre saremo in grado di valutare qual è la tempistica. Per esempio, per il ponte Morandi era stato creato un collegio ad hoc che porta avanti due o tre udienze a settimana.
Ha visto i nomi dei giudici scelti del collegio, li conosce? Che idea si è fatto?
Si tratta di un ottimo collegio di magistrati preparati. La prima sessione del primo collegio la conosciamo, si tratta di giudici che vanno benissimo, sono attenti e preparati, quindi per me nessun problema.
Come ricambia, da oggi, la vita dell'imprenditore genovese?
Ricambia soprattutto la vita più che dell'imprenditore della persona, ci troviamo di fronte a un uomo di quasi 85 anni, che ha visto sconvolta la sua vita e le sue abitudini. Adesso dovrà riprendere la sua quotidianità, senza più la questione lavorativa e per questo deve recuperare un po', ieri era più sereno perché è arrivato quel provvedimento ma è stato molto solo, io l'ho visto davvero sofferente in questi mesi.
È stato il passo indietro "imprenditoriale" a portare alla revoca dei domiciliari?
Il gip ritiene che ci siano gravi indizi, noi riteniamo che al dibattimento, dove si formerà la prova, emergeranno fatti dei quali si potrà trarre la liceità di tutti i comportamenti. In questa fase siamo stati osservatori e non avevamo armi per difenderci, ora affronteremo con necessità il processo.