GENOVA - Ci sono stati giorni di agosto in cui in Liguria sono stati segnalati decine di colpi in ogni parte della regione: è stata un'estate terribile per quanto concerne la sicurezza a bordo dei treni liguri. Più bande di giovanissimi ladri hanno imperversato mettendo a segno furti in serie facendosi beffa dei poliziotti della Polfer e del personale delle Ferrovie addetto alla sicurezza.
La tecnica è quasi sempre la stessa, consolidata: i giovani ladri, quasi sempre magrebini, fingono di perdere l'equilibrio camminando nel corridoio e si accasciano sui posti a sedere, una manovra che gli permette di rubare lo zaino di un passeggero sostituendolo con uno vuoto. Poi si appartano in bagno per appropriarsi del contenuto ed usano lo stesso zaino per mettere a segno un altro colpo. E così via.
Le tratte più colpite sono quelle di Genova, fra le stazioni di Brignola e di Principe, ma le denunce di furti arrivano da ogni parte della Regione e anche dal basso Piemonte. Pochissimi i ladri presi a fronte di decine di furti.
Una libertà di furto agevolata anche dal fatto che ormai da anni il numero di agenti della polizia ferroviaria in servizio in Liguria diminuisce sempre di più. Le divise della polizia si vedono quasi solo nelle grandi stazioni ferroviarie, ma pochissimo a bordo dei convogli e nelle stazioni secondarie, rarissime quelle in servizio di notte, quando viaggiare a bordo di un treno, nonostante le sofisticate telecamere di sorveglianza, è sempre più rischioso. Una escalation di furti, quello sui convogli, favorito anche dall'esiguo numero di agenti delle sezioni giudiziarie a cui spetta il compito di indagare sui reati commessi a bordo dei treni.