"C'è una sola cosa al mondo peggiore del far parlare di sé, ed è il non far parlare di sé." E Ventimiglia sembra prendere alla lettera le parole di Oscar Wilde . La città di confine, vuoi o non vuoi, riesce sempre a catalizzare l'attenzione : nel bene e nel male.
Da una parte il mercato, il cui appeal sembra non invecchiare mai, la storia, i personaggi, gli investimenti milionari del jet set internazionale, l'abbraccio - anche economico - da parte del principato di Monaco, la costa, il panorama mozzafiato, la posizione strategica e dall' altra l'incessante flusso migratorio evidentemente mal gestito ,a partire dal Governo Centrale, con tutto ciò che ne consegue vedi sgomberi, sporcizia, degrado, violenza, bivacchi a cielo aperto.
Un rapporto d'amore e odio con la Francia. Amore perché il 90 per cento dell'economia è rappresentato dai francesi, odio perché la sua vicinanza trasforma la cittadina di confine in un rifugio a cielo aperto, più o meno temporaneo, per i migranti che pur di oltrepassare il confine, sono disposti a tutto.
Diversi, ma sempre troppi, i migranti che spezzano l'attesa del momento buono assumendo droghe, alcool, rendendosi protagonisti di risse e episodi violenza.
La Caritas fa il suo lavoro garantendo vestiti, docce, pasti, visite mediche e, per donne incinte- madri- famiglie, un tetto sotto cui dormire. Le associazioni di volontariato accolgono, rifocillano e si battono per i diritti degli immigrati, a prescindere. La Prefettura, in nome della sicurezza, potenzia gli sgomberi e rafforza i presidi e da mesi, promuovere l'apertura ( al momento è ancora ignota la data n.d.r.) di un secondo PAD - punto di assistenza diffusa -(il primo è vicino alla Caritas) dedicato all'accoglienza temporanea di giovani migranti di sesso maschile. La categoria ' più calda sotto l'aspetto dell'ordine pubblico.
In tema di accoglienza Gaetano Scullino, ex sindaco e attuale consigliere di minoranza, ripropone il la sua ' vecchia' idea: " Se si fosse portato avanti il nostro progetto ( sarebbe stato finanziato dal Ministero) organizzando una vera e possibile accoglienza con la realizzazione di un centro di identificazione nel Rio Sorba di Mortola, le persone in cammino non sarebbero costrette a dormire sotto i ponti , in Stazione, nei piazzali e nei fiumi. Avrebbero una accoglienza decorosa e controllata dalle forze dell’ordine, anche per pochi giorni. Il flusso - insiste Scullino - non si fermerà mai. In questi giorni stanno arrivando in città giovani e giovanissimi ragazzi e ragazze palestinesi che fuggono dalla guerra, per attraversare la frontiera. Il nostro comprensorio ha la responsabilità e l’esigenza concreta di una dovuta assistenza evitando così baracche, tende e accampamenti vari in ogni angolo di Ventimiglia."
In tema di rilancio e riqualificazione, invece, è notizia di poche ore, il nulla osta per la ricostruzione della passerella Squarciafichi distrutta dalla tempesta Alex. La struttura, fondamentale per unire la città alla Marina di San Giuseppe, è da anni al centro di dibattiti e polemiche per le tempistiche di rifacimento. Il cantiere, salvo imprevisti, dovrebbe essere operativo nella primavera del 2025.
L'opera in questione rappresenterebbe una seconda rinascita per la città, l'unione di due economie: quella storica con quella turistica: entrambe di carattere internazionale.