Quello che colpisce di Anto è che racconta con fredda naturalezza, neanche leggesse il copione di un film, del femminicidio della madre, uccisa 32 anni fa, davanti a lei allora diciassettenne, ammazzata dal padre padrone con un colpo di fucile dopo l'ennesima lite, e svela come un'automa di violenze subite da bambina dal nonno pedofilo e anche delle tante botte prese dai genitori.
La nuova vita in Liguria
Ma l'Anto di quella vita, vissuta a due passi da Roma, ora non c'è più, e ha lasciato spazio a una nuova donna, forte, strutturata, rinata nella sua seconda esistenza a Genova, sbocciata a tal punto da sopportare tutto l'orrore della sua infanzia, piena di orchi e assassini annidati, come spesso capita, fra le mura domestiche.
L'ultima battaglia per le ceneri della mamma
L'Anto che ha vissuto l'infanzia piena di violenza, in una casa in cui il papà picchiava la madre in modo sistematico e senza bisogno di essere ubriaco. L'Anto che ora si racconta perché vuole evitare l'ultima beffa, che le ceneri della mamma possano essere affidate dal papà che l'ha uccisa.
La rinascita a Genova grazie a Paolo
L'Anto che si racconta perché parlando si libera di tutto e può godersi appieno la nuova vita, con Paolo e la sua famiglia, in Liguria, dove ha scoperto che esistono uomini non violenti capaci soli di amore e di coccole, di attenzioni, gentilezze. Dove ha capito che un'altra vita è possibile. E non importa se la sua pubblica denuncia, se mostrare i panni sporchi dalla finestra, fa arrabbiare il resto della sua famiglia.
Ora Anto vuole solo respirare, guardando il mare di Genova, la sua nuova casa. Il suo nido.
In tv alle 22.30 di martedì
La prima puntata della storia di Anto sarà visibile da stasera in tv alle 22.30, domani, mercoledì 27 novembre, invece sarà visibile alle 16.45, poi durante la settimana le altre repliche nei seguenti orari:
Giovedì: 17:30 - 20:30
Venerdì: 17:00 - 23:25
Sabato: 18:35 - 20:15
Domenica: 09:30 - 12:30 - 17:25 - 23:15
Lunedì: 16:30 - 20:30