GENOVA - Maurizio ogni volta che si addormenta sa che potrebbe non svegliarsi più, è consapevole che potrebbe morire perchè affetto da una rara patologia genetica, la sindrome di Brugada, che può manifestarsi con più infarti durante il sonno, la stessa subdola patologia che ha ucciso il calciatore della Fiorentina Astori.
Per questo, per Maurizio, ogni giorno che passa è una conquista da assaporare con lentezza.
Abbiamo incontrato Maurizio nei giardini dell'ospedale genovese del San Martino perché è qui che lui ha scoperto per caso di esserne affetto di quella patologia ed è qui che i medici gli hanno impiantato nel torace un defibrillatore sottocutaneo che subentra al cuore in caso di assenza di battito.
Qui, nei reparti del grande Monoblocco, Maurizio ha ricominciato a vivere.
La sua esistenza però è in salita sin da bambino: il papà alcolizzato e violento, che faceva vivere la famiglia nel terrore, è arrivato ad accoltellarlo, una ferita che gli ha segnato il corpo e il cuore.
Lui cresce così, in una casa che offre solo paure e ansie. Ma grazie alla sua forza d'animo alla fine è sempre riuscito a rialzarsi e a costruirsi un futuro sognando di avere quella famiglia che non ha mai avuto.
Le delusioni però per lui però sembrano non finire mai, vive con due donne diverse il dramma di scoprirle a letto con un altro, la seconda volta poi il suo grande amore lo tradisce con quello che lui considerava il suo migliore amico. Game Over. E prova a rialzarti dopo botte così, specialmente se non hai una famiglia, se attorno avevi le due persone che ti hanno accoltellato alle spalle.
E lì che Mauri crolla, precipita, si autodistrugge con sostanze che prima assumeva in modo sporadico e adesso assume in abbondanza, diventando schiavo della cocaina e dell'alcol, sniffando di continuo e ingurgitando per anni superalcolici già a colazione, per cercare la morte e smetterla di soffrire. Per pagarsi i vizi commette anche molte truffe on line, vendendo cellulari che non possedeva.
Ma la vita è strana: quando ormai pensava di essere spacciato Maurizio ce la fa ancora.
Fisicamente ci mette una pezza con il trapianto del fegato, gli sconosciuti che truffava quasi sempre rinunciano a sporgere denuncia.
Dal punto di vista affettivo invece si rialza grazie al calore dei volontari della Caritas e l'empatia dei medici del San Martino, le sue nuove famiglie allargate, che gli restituiscono la voglia di vivere e pure la gioia di raccontarsi.
La prima puntata della storia di Maurizio sarà visibile da stasera in tv, ma non alle 22.30 ma a causa delle elezioni regionale alle 23.15, domani, mercoledì 30 ottobre, invece sarà visibile alle 16.45, poi durante la settimana le altre repliche nei seguenti orari:
Giovedì: 17:30 - 20:30
Venerdì: 17:00 - 23:25
Sabato: 18:35 - 20:15
Domenica: 09:30 - 12:30 - 17:25 - 23:15
Lunedì: 16:30 - 20:30
IL COMMENTO
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