Cronaca

Dino Mei: "L'addio al celibato salverebbe la chiesa". Poi racconta l'amore per la fede e per la moglie, "scelsi il seminario da ragazzo in modo inconsapevole", e ricorda il feeling con Don Gallo e i tanti contrasti con cardinal Siri, sui social e domani in tv
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GENOVA - "Ogni prete dovrebbe innamorarsi almeno una volta nella vita, un prete sposato con una moglie e figli di certo capirebbe meglio gli altri, sarebbe la cosa più giusta che salverebbe la chiesa...".

A parlare nella puntata di Miché di questa settimana è Aldo Mei, che per otto anni è stato don Mei e ora, a ottant'anni, vuole raccontare la sua tribolata e sofferta esperienza.

Una lunga storia la sua che comincia in un paesino della Sardegna, dove quando era bambino non aveva quasi nulla e nessuna speranza. Normale così seguire l'appello di un abate apparso nel paese come un angelo calato dal cielo in cerca di apostoli. E poi il suo primo viaggio fuori dal paese, la prima volta su un treno, su una nave, verso il seminario a Racconigi, nel cuneese, un mondo fatto di preghiere e rinunce e spietato, capace di recidere ogni legame con la sua famiglia, a cui scriveva lunghe lettere, che lui solo dopo tanti ha scoperto non venivano mai spedite. Lì dopo la durissima trafila nel seminario minore è diventato prete.

Ma quella che di solito è una decisione definitiva per lui si è rivelata solo una tappa della sua vita: troppi ordini perentori e contraddittori dai superiori a cui non se la sentiva di ubbidire e un cardinale di Genova, Siri, in cui non si riconosceva, tutto questo, goccia dopo goccia, giorno dopo giorno, gli hanno fatto cambiare idea e così dopo otto anni impregnati solo di dogmi e liturgie ha lasciato la vita sacerdotale ed è tornato laico.

Una decisione difficile, una svolta non facile, perché lui la fede la sentiva e la sente tutt'ora nel suo cuore, come quella donna che poi ha sposato, una scelta che l'ha costretto a ricominciare da capo, senza casa, senza un lavoro, una scelta d'amore però poi premiata dal matrimonio con la donna di cui si era innamorato, guarda caso conosciuta in chiesa, a Santa Maria di Castello, nel centro storico.

Nel toccante racconto di Mei anche lo spazio per il suo miglior amico d'infanzia, Franco, l'unico che come lui da ragazzino era intenzionato a lasciare la Sardegna per il seminario, ma poi bloccato dalla mamma, che anni dopo si pentirà della scelta perché il figlio morì in un incidente stradale, "se fosse partito con te forse sarebbe ancora vivo" disse in lacrime.

Una vita da sempre molto spirituale, quella di Dino, arricchita dagli studi filosofici e il suo naturale amore per il prossimo, una storia che lui, alla soglia degli ottant'anni, ha voluto raccontare come se ne avesse bisogno, anche per ribadire che "per capire i fedeli tutti i preti dovrebbero innamorarsi almeno una volta nella vita", come è capitato a lui, ma anche per togliersi anche qualche sassolino, nei confronti di cardinale Siri, che non gli ha mai concesso il nulla osta al matrimonio.
Bella e vera invece l'altra faccia piena di tolleranza della Curia, mostrata dal vescovo di Chiavari Sanguineti, che gli ha riconosciuto il diritto al matrimonio riportando la pace nel cuore gonfio di amore di Dino, capace di perde la divisa di uomo di chiesa senza mai dismettere quella di uomo di fede e di Dio. "Non rinnego niente del mio passato" assicura con disarmante e contagiosa serenità.  Quel matrimonio a cui hanno preso parta tanti amici e familiari, tanti scout, il mondo di Aldo, allora e ancora oggi. Perchè lui ha perso l'abito da prete, ma non la sua grande fede, rimasta intatta, piena.

La storia di Aldo Mei è la più lunga di quelle raccontate sino ad oggi da Michè, perchè la sua testimonianza colpisce e lancia un sasso nello stagno, induce a riflessioni sulla fede e anche a chi non crede, per questo non ce la siamo sentiti di tagliarla e la proponiamo quasi in versione integrale.

Il racconto dell'ex prete è visibile sulle piattaforme dei social di Primocanale, da Instagram e Facebook, sul sito, anche nel banner dedicato a Michè, e alle 22.30 di domani sera, martedì 24 settembre, in tv sul canale 10 di Primocanale

Ecco tutti gli orari dei passaggi di Michè in tv durante la settimana.

Domani, martedì, ore 22:30

Mercoledì: 16:45
Giovedì: 17:30 - 20:30
Venerdì: 17:00 - 23:25
Sabato: 18:35 - 20:15
Domenica: 09:30 - 12:30 - 17:25 - 23:15
Lunedì: 16:30 - 20:30

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